De Vivo conclude in dolcezza la riunione del G7

La Pasticceria De Vivo avrà il privilegio di chiudere in dolcezza la riunione del Gruppo dei 7, incentrata sul tema della Difesa, che si terrà sabato 19 ottobre nella magnifica sede di Palazzo Reale a Napoli. In questa occasione, i partecipanti potranno assaporare due prelibatezze tipiche della tradizione dolciaria campana: il Babà napoletano e il Panettone Pompeiano. Entrambi i dolci saranno offerti in degustazione alla stampa, mentre il Panettone Pompeiano verrà regalato ai Capi Delegazione.

Marco De Vivo racconta il significato di un grande onore

Panettone De Vivo
Panettone De Vivo

“Rappresentare la tradizione dolciaria campana in un contesto così importante e prestigioso è un grande onore”, afferma Marco De Vivo. “Il nostro Babà e il Panettone Pompeiano sono il risultato della passione e della maestria che da sempre contraddistinguono la nostra produzione. È una grande soddisfazione vedere i nostri dolci apprezzati a livello internazionale, sia da un pubblico vasto che dagli esperti del settore.”

La preparazione artigianale e le caratteristiche uniche dei dolci

Il Babà De Vivo si distingue per la sua preparazione artigianale che prevede una doppia lievitazione naturale, rendendo l’impasto incredibilmente elastico e soffice. L’infuso al Rhum ne esalta il sapore. Il Panettone Pompeiano, caratterizzato da una consistenza soffice e un gusto ricco, richiama i profumi e i sapori dell’antica Pompei, tra cui miele, fichi, noci, albicocca del Vesuvio, datteri, uva sultanina, mandorle, nocciole, frutti di bosco, e una miscela di spezie tipiche dell’epoca, molte delle quali raffigurate negli affreschi degli Scavi di Pompei.

Un regalo esclusivo per i Capi Delegazione

Il Panettone Pompeiano sarà anche il cadeau che Pasticceria De Vivo offrirà ai Capi Delegazione. Ogni dolce sarà confezionato in una scatola elegante in latta, decorata con raffinati dettagli dorati che richiamano l’architettura dell’antico sito archeologico di Pompei, sottolineando l’unicità del dolce e il legame profondo con il patrimonio culturale campano.

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