Donne ad autorità limitata di Andrea Grillo
«Il libro che avete in mano non vuole né uccidere né morire, ma vivere e far vivere», scrive Stella Morra parlando di Donne ad autorità limitata

«Tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere». È con questa citazione di Cassandra di Christa Wolf, riportata in apertura della prefazione di Stella Morra, che si apre il nuovo libro di Andrea Grillo, Donne ad autorità limitata. Il difficile cammino verso il diaconato femminile, edito da EDB e in libreria da venerdì 4 aprile.
Un testo che è insieme un diario sinodale, un saggio teologico e una critica serrata a una Chiesa che, pur proclamando riforme, spesso si sottrae a decisioni concrete. «Il libro che avete in mano non vuole né uccidere né morire, ma vivere e far vivere», scrive Stella Morra. E Grillo lo dimostra pagina dopo pagina, sviscerando con competenza e passione uno dei nodi più controversi della riflessione ecclesiale contemporanea: l’accesso delle donne al ministero ordinato, in particolare al diaconato.
«L’assemblea sinodale dell’ottobre 2024 ha mostrato tutte le vie percorse per non affrontare la questione», denuncia l’autore. «È un esempio magistrale di scacco matto in quattro mosse», scrive con ironia e lucidità: lo stralcio del tema dal dibattito sinodale, la finzione di un “gruppo di studio” inesistente, l’elaborazione di un documento senza confronto e, infine, l’assenza degli interlocutori e delle interlocutrici nei momenti chiave della discussione.

Il testo, snello ma densissimo, passa in rassegna i documenti ufficiali, le dichiarazioni dei dicasteri, i passaggi ambigui e le “non-decisioni” che hanno caratterizzato il cammino sinodale. E pone con forza la questione: «Si può parlare di autorità femminile nella Chiesa continuando a negare l’ordinazione?».
Grillo mette a nudo il paradosso: «Alle donne viene riconosciuta autorità solo se questa resta fuori dal sacramento dell’Ordine. È un “diaconato minorato” quello che si profila, una sorta di contentino giurisdizionale che non tocca il cuore della questione». E rincara: «Una donna può presiedere un ufficio, ma non un altare. Può guidare comunità, ma non essere ordinata. Perché?»
Con ironia tagliente, l’autore smonta le argomentazioni ufficiali: «L’assenza di una decisione viene giustificata da una “mancanza di autorità”. Ma di chi? Della donna o della Chiesa?». E conclude: «Siamo davanti a un dispositivo di blocco che si fonda non su dogmi, ma su paure antiche e stereotipi mascherati da tradizione».
Il libro propone un’alternativa coraggiosa: ripensare il rapporto tra ordine e giurisdizione alla luce del concilio Vaticano II. «Separare l’accesso all’autorità dalla sacramentalità, solo per le donne, significa tornare indietro, non andare avanti», avverte Grillo. «La sfida non è clericalizzare le donne, ma de-clericalizzare la Chiesa. E non si può farlo escludendole dal ministero».

Il volume è attraversato da un filo narrativo che intreccia teologia, diritto canonico, esperienze sinodali e provocazioni letterarie. La conclusione – una suggestiva “stanza per Francesco” ispirata a Virginia Woolf – è un invito alla fantasia, alla riforma, all’inclusione. «Il magistero non è solo dottrina, ma anche fiction: immaginazione al potere», scrive Grillo. E aggiunge: «La Chiesa ha il dovere di riconoscere il talento delle donne e di restituire loro ciò che è stato tolto: parola, dignità e autorità».
Donne ad autorità limitata non è solo un libro sul diaconato femminile. È un grido appassionato per una Chiesa più giusta, più vera, più evangelica. «Il sinodo ci ha insegnato a camminare insieme. Ora serve il coraggio di decidere insieme», conclude l’autore.
Andrea Grillo è professore di Teologia e Filosofia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma e di Liturgia all’Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina di Padova. Ha pubblicato di recente: La (non) benedizione delle coppie omosessuali (con A. Fumagalli e G. Piva, 2024) e ha curato Senza impedimenti. Le donne e il ministero ordinato (2024). È autore del blog molto seguito “Come se non” su Munera: rivista Europea di cultura, in cui affronta temi di attualità e argomenti ecclesiali discussi.
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