I capelli cadono? Ecco le cure ad hoc per l’estate
Capelli durante la stagione più calda, come curarli e prevenirne la caduta con i consigli degli esperti, facendo attenzione all’esposizione solare
Con il cambiamento climatico il calore della stagione estiva raggiunge temperature molto elevate e dura più a lungo, si moltiplicano le occasioni per andare al mare e prolungare l’esposizione solare. Sono molti gli effetti dell’estate sulla salute dei capelli e del cuoio capelluto, che hanno bisogno in autunno di attenzioni specifiche. L’Istituto Helvetico Sanders, che da oltre 35 anni si occupa dei capelli e della cute attraverso un approccio scientifico per rafforzare, evitare il diradamento e i problemi di caduta ed agire con trattamenti all’avanguardia fino all’autotrapianto, oggi consiglia come prendersi cura del cuoio capelluto e prevenire i danni dell’esposizione solare.
GLI EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE SOLARE SUL CUOIO CAPELLUTO
Il primo effetto è il fotoinvecchiamento, dovuto all’azione delle diverse radiazioni UV, soprattutto UVA, che rendono la pelle ispessita, ruvida, secca, desquamata e con ipercromie. A differenza del cronoinvecchiamento, ossia l’invecchiamento classico legato a fattori endogeni come l’età, il fotoinvecchiamento causato dall’esposizione solare risulta più veloce. Questo avviene a causa della formazione nel derma di fibre elastiche ispessite e danneggiate accompagnate da una diminuzione del collagene che porta a modificazioni profonde e ad uno squilibrio nella sostituzione delle fibre connettive danneggiate. In particolare, nel cuoio capelluto, l’effetto cumulativo delle radiazioni UV aumenta anche la formazione di radicali liberi, che a lungo andare danneggiano il DNA delle cellule della pelle sommandosi a quelli dell’invecchiamento biologico.
Il fotoinvecchiamento, inoltre, può facilitare alterazioni cutanee dermatologiche ed essere concausa di caduta precoce dei capelli, dato che la radiazione UV influisce negativamente sulle funzioni del follicolo pilifero.
In questo senso, l’aumento delle ore di esposizione solare influisce sulla caduta, come nel caso del periodo detto “delle castagne” che si verifica in autunno, periodo in cui assistiamo ad una maggiore caduta stagionale ma aggravata proprio dalle ore di esposizione solare dell’estate.
La caduta di capelli a fine stagione infatti, è anche la conseguenza della maggiore esposizione al sole nei mesi estivi, sia in termini di ore che d’intensità dei raggi UV. La caduta post estiva in genere si ferma spontaneamente in inverno, ma potrebbe al contrario diventare cronica proprio per i danni indotti del fotoinvecchiamento.
COSA FARE PER PREVENIRE O ATTENUARE I DANNI DELL’ESPOSIZIONE AL SOLE
I danni solari diretti e da fotoinvecchiamento possono essere attenuati o anche prevenuti da trattamenti specifici pre e post esposizione solare. Determinati estratti naturali, combinati con cura, presentano proprio questa capacità. Tra le sostanze più interessanti da questo punto di vista, la caffeina ha un’elevata attività biologica ed è in grado di penetrare nella barriera cutanea in profondità. Studi clinici hanno dimostrato le sue potenti proprietà antiossidanti ed hanno evidenziato anche la sua azione protettiva contro i raggi UV. Per proteggere i follicoli piliferi, formulazioni cosmeceutiche e nutraceutiche a base di caffeina possono contrastare il foto-danno e favorire l’equilibrio dell’attività del bulbo pilifero. La linea di trattamenti FISIO-COMPLEX dell’Istituto Helvetico Sanders messa a punto dalla Ricerca&Sviluppo interna del gruppo, è formulata con caffeina in combinazione strategica con altri estratti naturali dalle proprietà stimolanti e lenitive. Tra questi il ginkgo ha effetti fotoprotettivi e il ginseng contrasta i danni dell’irradiazione UV, proteggendo i cheratinociti e quindi la pelle.
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