I pizzi e i merletti firmati D&G incontrano i suggestivi trulli

Il Grand Tour di D&G, fa “traslocare” la moda internazionale dai più “canonici templi del fashion” per arrivare nelle regioni più affascinanti dello Stivale

Stefano Gabbana e Domenico Dolce l’avevano preannunciato: «Vogliamo raccontare uno stile di vita e far vivere ai nostri clienti, amici e alla stampa internazionale un’esperienza unica; siamo felici di dare la possibilità di conoscere il meglio che l’Italia ha da offrire». Detto, fatto… le parole si sono declinate in una sorta di “mini Fashion Week”: 3 giorni di eventi in Puglia. Una location decisamente suggestiva dove andare di scena con le creazioni dei due protagonisti della moda internazionale ma anche un modo per valorizzare e far conoscere (se mai ce ne fosse bisogno) il territorio.  L’evento si è aperto lo scorso 7 luglio, “capitanato” da Helen Mirren, da tempo volto del brand. Tra le sorprese per i presenti, un concerto di Diana Ross!

Il nuovo Olimpo della moda

Dopo Venezia, Capri e Siracusa, continua dunque il Grand Tour di Dolce & Gabbana, facendo “traslocare” la moda internazionale, con tutto il suo glamour, dai “soliti templi del fashion” fino ad arrivare nelle regioni più belle dello Stivale, celebrando così tutto il fasto e l’artigianalità del “Made in Italy” ma anche le immense ricchezze naturali e storiche di una terra unica come l’Italia tutta. Location che hanno fatto da sfondo perfetto alla presentazione delle nuove collezioni di Alta Gioielleria, Alta Moda e Alta Sartoria della maison dei due artisti siciliani.

In passerella, tutti gli elementi di un territorio unico

In primo piano, a rappresentare la nuova collezione di Dolce&Gabbana, gli abiti bustier, le calze pesanti e i fazzoletti (ormai immancabili) legati sulla testa. Tutti particolari che richiamano il Sud dell’Italia ma “rivisitati” e resi più attuali dal gusto unico e visionario di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Per onorare la Puglia, gli stilisti sono partiti dalla Valle d’Itria (la porzione centrale della regione, a cavallo tra la città metropolitana di Bari e le province di Brindisi e di Taranto). Un viaggio che passa attraverso la stoffa e la lavorazione di veri e propri artisti del tessile, del cuoio, della paglia, che operano solo in questi luoghi.

Tra nero, bianco, azzurro e rosso

In passerella, tra i colori a predominare, c’è il nero (nuance amata da Dolce&Gabbana) ma non manca il bianco, così come l’azzurro e il rosso. Per quanto riguarda i tessuti, via libera a seta, mikado, organza e merletti. Elementi scelti “ad hoc” per permettere di poter mettere al centro dell’attenzione la lingerie, come messaggio di una seduzione che, a prescindere sia “esibita sfrontatamente” o “mostrata con discrezione”, rimane di tendenza, elemento che resiste nonostante il passare delle tendenze.  a di stare in primo piano, perché la seduzione, esibita o sussurrata, è sempre in tendenza, stagione dopo stagione. Ogni creazione, che sia un copricapo a forma di trullo o abiti di tulle ricamati all’uncinetto, si trasforma in un’opera d’arte, realizzata a mano dalle professioniste dell’atelier milanese in collaborazione con gli artisti del posto, quelli che si tramandano i segreti del “saper fare” di generazione in generazione.

Helen Mirren, di casa in Puglia

Madrina della sfilata, come già accennato, Helen Mirren. L’attrice non solo è “volto della maison” ma ha anche un rapporto stretto con la Puglia. Possiede, infatti, insieme al marito Taylor Hackford, una masseria a Tiggiano e proprio qui passa gran parte del suo tempo libero, soprattutto d’estate. Ma ad accorrere alla sfilata, anche tanti altri ospiti internazionali, come Christian Bale, Kim Kardashian, Anitta, Rosie Huntington, Erling Haaland, e Angela Bassett.

Il supporto a “Save the Olives”

Uno show, quello di Dolce&Gabbana, che va oltre la moda. Proprio la madrina Helen Mirren, portavoce dell’associazione “Save the Olives” (che si batte contro l’epidemia di Xylella Fastidiosa in Puglia) ha voluto sottolineare l’importanza della tutela del paesaggio, puntando il focus proprio sugli ulivi, ricchezza e l’identità connaturata dei pugliesi ma anche patrimonio dell’umanità. La moda che diventa parte integrante e supporto del territorio e viceversa. Un “fondersi”, l’uno nel rispetto dell’altro, che fa davvero tendenza.

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