IED Graduate Fashion Show: 8 visioni che scuotono la moda

L’Istituto Europeo di Design (IED) ha inaugurato l’edizione 2025 di Fashion Graduate ItaliaBridging Tribes, Building Dreams, l’evento promosso da Piattaforma Sistema Formativo Moda. La giornata si è aperta con l’attesissimo IED Graduate Fashion Show, che ha presentato il meglio dei designer diplomati in Fashion Design.

Fashion Graduate Italia 2025 (Photo by Daniele Venturelli)
Fashion Graduate Italia 2025
(Photo by Daniele Venturelli)

Milano, 28 ottobre 2025 – L’evento ha visto sfilare le creazioni di otto talenti provenienti dalle diverse sedi italiane del Gruppo IED: Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino e l’Accademia di Como Aldo Galli. Questa sfilata collettiva ha dimostrato l’immenso potenziale creativo e progettuale di una Scuola che, proprio nel 2025, CeoWorld Magazine ha riconosciuto tra le 20 migliori scuole di moda al mondo, posizionandola al 16° posto nel prestigioso ranking.

Visioni contemporanee in passerella

La passerella dello IED Graduate Fashion Show si è trasformata in una scenografia multiforme, dove linguaggi visivi, texture, tessuti e accostamenti cromatici hanno dato vita a un’esperienza unica. Le capsule collection presentate, spaziando tra uomo, donna e genderless, hanno offerto uno spaccato dello stato attuale della moda.

I designer hanno proposto una lettura personale del contemporaneo, filtrata dai grandi cambiamenti che segnano la vita di ogni individuo. I progetti esplorano culture e influenze attuali. I look riflettono temi urgenti come il cambiamento climatico, che stimola la progettazione di soluzioni sostenibili e funzionali attraverso capi modulari capaci di adattarsi a contesti climatici mutevoli. Altre collezioni hanno affrontato l’affettività distorta, spesso legata a dinamiche di abuso e controllo, o il tema ancestrale dell’essere umano come opposizione tra forma ed essenza, con il corpo che diventa una superficie in trasformazione.

“Fashion Graduate Italia rappresenta, anno dopo anno, uno sguardo a 360 gradi sulle nuove linfe che alimentano e rigenerano i linguaggi della moda, un momento in cui la ricerca restituisce ampiezza e profondità al gesto creativo”, commenta Danilo Venturi, Direttore IED Milano e Vicepresidente Piattaforma Sistema Formativo Moda. “Per IED è l’occasione di mostrare non solo il talento dei propri diplomati, ma anche la capacità dei giovani di dichiarare una visione, di costruire ponti tra discipline, culture e sensibilità diverse: è da questo intreccio che può nascere il futuro del sistema moda”.

I designer e le capsule collection

Gli otto fashion designer hanno presentato capsule collection che esprimono il talento creativo dell’intero network internazionale IED.

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Stiven Harapi con Tyāga @stivui,

Chiara Cavalieri con Essere per sé @_chiara____,

Chiara Gallo con La brava bambina @gallochiaraa,

Arian Mahmoudzadeh con The new Persia @thecrazyarian,

Umberto Fenicchia con Teche @umbertofenicchia,

Nicola Demontis con Resilience @nicola_demontis_,

Mia Agopian con Between the lines outsider @mia.agopian,

Filippo Sansalone con Say cheese @filisansa

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Le capsule collection di Graduate Fashion Show

Fashion Graduate Italia 2025 (Photo by Daniele Venturelli)

The new Persia di Arian Mahmoudzadeh nasce da una ricerca sul caso di Mahsa (Jina) Amini, uccisa dalla polizia morale della Repubblica Islamica dell’Iran. Il movimento Donna, Vita, Libertà ispira la collezione, con stampe tessili come “Hair” (realizzata in trompe-l’œil) e simboli di censura e libertà, trasformando l’intera collezione in un manifesto visivo.

Essere per sé di Chiara Cavalieri esplora l’opposizione tra forma ed essenza, ispirandosi a Jean-Paul Sartre. Il corpo è una superficie trasformabile con capi decostruiti, tagli, pieghe e coulisse. Tessuti come “pelle emotiva” e lavorazioni come corde intrecciate e macramè creano una nuova materia organica in un atto di liberazione estetica.

La brava bambina di Chiara Gallo indaga la distorsione dell’amore nelle relazioni familiari segnate da abuso e violenza. La collezione utilizza materiali trasparenti, pizzi e maglierie per evocare fragilità, mentre colori pastello richiamano la memoria dell’amore perduto, trasformando il dolore in rinascita.

Fashion Graduate Italia 2025
(Photo by Daniele Venturelli)

Say cheese di Filippo Sansalone trae ispirazione dagli album fotografici di famiglia degli anni ’80. Propone una nostalgia leggera e “buffa”, che celebra l’awkwardness (la goffaggine) di abiti e acconciature del passato. Stampe massimaliste e proporzioni scomode trasformano l’imperfezione in uno stile cool e desiderabile.

Between the lines outsiders di Mia Agopian presenta un armadio fluido e genderless. Ogni capo nasce neutro, in bianco e nero (panno, popeline, gabardina gessata), per essere “scritto” da chi lo indossa. È una proposta street e dinamica, con linee sartoriali interrotte e gioielli in argento che rompono la neutralità.

Fashion Graduate Italia 2025
(Photo by Daniele Venturelli)

Resilience di Nicola Demontis risponde all’influenza del cambiamento climatico sulla moda. Il progetto affronta queste sfide con capi modulari e multifunzionali: pantaloni che diventano bermuda, poncho che si trasformano in tende e mantelle convertibili in sacchi a pelo, adattandosi a una società in evoluzione.

Tyāga di Stiven Harapi esplora il connubio tra l’abbigliamento tecnico da spedizione e la delicatezza della tradizione tessile nepalese. La collezione racconta un viaggio interiore, dalla protezione estrema alla leggerezza, dove il corpo e la natura danzano insieme e la moda diventa linguaggio di trasformazione.

Teche di Umberto Fenicchia indaga l’essere umano come creatore del proprio involucro identitario. L’abito diventa una “teca” che protegge e rivela, unendo rigore sartoriale e manipolazioni tessili per esplorare il dualismo tra protezione ed esposizione, tra ordine e caos.

IED tra le Migliori Scuole di Moda al Mondo

L’Istituto Europeo di Design si conferma un’eccellenza nel panorama internazionale. CeoWorld Magazine lo ha inserito tra le 20 migliori scuole di moda al mondo nel suo ranking 2025, assegnandogli il 16° posto. Questo risultato premia l’approccio innovativo e multidisciplinare di IED, che forma professionisti capaci di affrontare le sfide del fashion system contemporaneo. La classifica ha valutato criteri come reputazione accademica, tasso di occupazione e influenza globale, premiando il metodo didattico del Gruppo.

A cura di Davide Cannata

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