Imparare le lingue ritarda l’invecchiamento cerebrale

In Italia, la domanda di lezioni private di lingue sta crescendo. Tra le richieste più frequenti, il cinese si posiziona al primo posto con un aumento del 61%

In Italia, la domanda di lezioni private di lingue sta crescendo. Tra le richieste più frequenti, il cinese si posiziona al primo posto con un aumento del 61% Imparare più lingue ha effetti positivi sulla salute del nostro cervello, come dimostrato da una ricerca scientifica commissionata dalla Comunità Europea. Lo studio suggerisce che la conoscenza di diverse lingue potrebbe ritardare il declino cognitivo legato all’invecchiamento. Attraverso i dati forniti dalla piattaforma Letuelezioni.it, emerge che l’Italia continua a evidenziare una tendenza positiva nelle richieste di lezioni di lingue, a differenza dei paesi confinanti come Francia e Spagna, dove si registra una diminuzione. Considerando le implicazioni della ricerca, si può dire che gli italiani sembrano manifestare una maggiore propensione per lo studio delle lingue straniere rispetto ai loro vicini francesi e spagnoli. In Italia cresce la domanda In Italia, la domanda di lezioni private di lingue sta crescendo costantemente. Tra le richieste più frequenti, il cinese si posiziona al primo posto con un aumento del 61%, seguito dall’arabo, mentre l’inglese perde la sua posizione predominante nonostante una crescita del 47% rispetto al 2021. I dati emergono dalla piattaforma online gratuita Letuelezioni.it, che conta più di 6 milioni di utenti in tutto il mondo.

Boom di richieste in Basilicata

La Basilicata si è distinta come la regione in cui si è verificato il maggior incremento nelle richieste di lezioni di lingue, registrando addirittura un raddoppio rispetto ai risultati del 2021. Seguono a breve distanza l’Umbria, che ha evidenziato una crescita di quasi il 70% rispetto all’anno precedente. Seguita dalla Toscana e il Veneto che hanno ricevuto quasi il 50% in più di richieste.. Un trend italiano in netta crescita, a differenza dei nostri vicini francesi e spagnoli che hanno invece visto un calo delle richieste rispettivamente del 62% e del 7% tra il 2021 e il 2022.

Prevenire l’invecchiamento del cervello: il ruolo delle lingue

Imparare più lingue sembra essere secondo la scienza una ginnastica cerebrale, mantiene giovani più a lungo. Dall’indagine di un gruppo internazionale di studiosi, (https://cordis.europa.eu/article/id/31382-multilingualism-good-for-brain-report-says/it)  risulta che la conoscenza di più lingue conferisce un miglioramento nell’abilità di gestire processi intellettuali di natura complessa. Inoltre, potrebbe ritardare il declino cognitivo associato all’avanzare dell’età. Oltre alla sua associazione con il rallentamento dell’insorgenza di demenze, gli studiosi identificano diverse altre sfere rilevanti in cui il multilinguismo sembra esercitare un effetto positivo. Tra queste vi sono il processo di apprendimento, il pensiero di natura complessa e creativa, la sfera delle relazioni interpersonali, la flessibilità mentale e l’abilità comunicativa.

Volontà di espandere i propri orizzonti geografici

“L’incremento costante osservato negli ultimi anni in merito all’accentuata richiesta di competenze linguistiche, – afferma Albert Clemente, founder di Letuelezioni.it – riflette sia la crescente domanda da parte delle aziende, che richiedono sempre più frequentemente la padronanza di diverse lingue, sia la volontà di espandere i propri orizzonti geografici per interagire su scala globale. Inoltre, se ciò si traduce positivamente sulla nostra salute mentale, come evidenziato dai risultati scientifici, è sicuramente un punto in più a nostro favore.”

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