Sposa Curvy sfida le convenzioni: non esistono corpi perfetti!

Sfilata evento a Romasposa all’insegna dell’inclusività e del body positivity. Ogni donna deve innamorarsi di se stessa, poi di tutto il resto

Una sfilata che è diventata un evento, per sensibilizzare, provocare, e se possibile lanciare un messaggio educativo: non esistono corpi perfetti e ben definiti. La sfilata del brand Sposa Curvy a RomaSposa, salone internazionale del settore wedding tra i più importanti, è stata un vero e proprio evento per comunicare i temi che da sempre le imprenditrici Cinzia Pizzichini Francesca Salvatorelli portano avanti: body positivityinclusivitàempowerment.

Le frasi che le donne si sentono dire più spesso

Bellissime modelle nelle classiche taglie da passerella hanno indossato semplici t-shirt bianche abbinate ad un’ampia gonna da sposa, con stampate le frasi che più spesso le donne con fisicità “non stardard” si vedono rivolgere al momento dell’acquisto di un abito: “sei troppo grassa”, “hai troppi fianchi”, “sei troppo bassa”, “hai il sedere grosso”, “sei troppo formosa”, “hai le spalle larghe”, “sei troppo golosa”, “hai troppa pancia”…

Come colonna sonora i racconti delle donne

A fare da colonna sonora alla sfilata non musica, ma i racconti di ragazze e donne che hanno condiviso le loro esperienze: “Porta un amica magra così l’abito lo prova lei”… “Ho visto le mie forme ed il mio corpo svilito”…. “Se non sei 42 o 44 puoi immaginare come verrà l’abito, ma non provarlo”… “Invece dell’abito mi è stata messa addosso una tenda bianca perché non avevano nessun abito per me”…. “Aiuto: il mio primo pensiero è stato aiuto, non mi facevano sentire fisicamente adeguata” Alla fine della sfilata, è entrata in scena una modella curvy indossando un abito “ispirazionale”, dipinto per l’occasione con una serie di slogan come “amo le mie curve”, “la mia taglia non è un limite”, “sono unica”, per incoraggiare le ragazze ad auto-accettarsi e valorizzare i loro corpi così come sono.

L’Atelier Sposa Curvy

Sposa Curvy si fa portavoce di una filosofia della bellezza che supera i preconcetti di una moda standardizzata a favore di una visione “senza taglia”, che è divenuta concreta attraverso il metodo sartoriale che da questa filosofia prende il nome.
“La nostra aspirazione è che ogni donna riesca a riscoprire la propria bellezza e il piacere di vestirsi – afferma Cinzia Pizzichini, ideatrice del Metodo senza Taglia – Nel nostro mondo ideale ci dovrebbe essere la possibilità di scegliere cosa indossare, senza preconcetti e standard imposti. Ogni donna deve innamorarsi di se stessa, poi di tutto il resto.”

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