Acne e cicatrici: come gestire la patologia e migliorare la qualità della pelle

Che sia estate o inverno, indipendentemente dal periodo dell’anno è sempre importante trattare l’acne e prevenire le possibili sequele associate

L’acne è una patologia infiammatoria cronica della pelle che colpisce milioni di persone di ogni età in tutto il mondo e in qualsiasi momento dell’anno. Gli adolescenti sono i soggetti prevalentemente coinvolti, ma la patologia può presentarsi in qualsiasi fase della vita e persistere anche in età adulta tanto che oltre 19 milioni di adulti, circa la metà degli italiani di età compresa tra 15 e 64 anni, sono potenzialmente a rischio.

Accade spesso che, con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, si assista ad un peggioramento dell’acne. Questo fenomeno è causato dall’ispessimento della pelle, che cerca di proteggersi dai raggi solari, provocando però l’ostruzione dei pori e la comparsa di nuove lesioni acneiche.

Inoltre, una possibile conseguenza dell’acne, indipendentemente dalla gravità della patologia, sia essa lieve, moderata o severa, è lo svilupparsi di cicatrici che fanno parte delle cosiddette lesioni secondarie. È stimato che ne soffre circa la metà dei pazienti affetti da acne, con risultati dannosi e significativi soprattutto sulla qualità della vita, a causa della natura ben visibile dei segni.

È per questo motivo che in presenza di acne è fondamentale rivolgersi al dermatologo e intraprendere o riprendere, in caso di interruzione, una terapia per trattare la patologia e migliorare la propria qualità della pelle.

La buona notizia è che oggi esistono diversi trattamenti per la terapia dell’acne; tra questi, la categoria di farmaci appartenenti al gruppo dei retinoidi riveste un ruolo centrale e rappresenta una fondamentale opzione terapeutica a supporto del dermatologo, grazie alle loro proprietà cheratolitiche, antinfiammatorie e immunomodulanti, attraverso le quali inibiscono la formazione di papule, pustole e comedoni.

In particolare, Trifarotene* appartenente alla IV generazione e primo rappresentante della nuova categoria di retinoidi ha dimostrato una forte attività anti-infiammatoria e anti-comedogenica anche nel lungo termine (52 settimane).

È recente lo studio condotto su 121 pazienti per 24 settimane che ha valutato l’efficacia di questo retinoide nel trattamento e nella prevenzione delle cicatrici atrofiche da acne, mostrando risultati statisticamente significativi nella riduzione del conteggio totale delle cicatrici già alla seconda settimana. Inoltre, è stato studiato anche nei pazienti con fototipo scuro, dove è maggiore il rischio di sviluppare un’iperpigmentazione post acne.

È fondamentale poi associare al trattamento dell’acne un’adeguata skincare per detergere la pelle prima di applicare il prodotto localmente ed idratarla in caso di secchezza, eritema o bruciore, effetti molto comuni che si possono presentare durante il trattamento.

Pertanto, è bene ricordare di far sempre affidamento al proprio dermatologo che saprà guidare al meglio il trattamento e la gestione dell’acne offrendo soluzioni ed indicazioni specifiche a seconda delle proprie esigenze.

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