AMART. torniamo all’antico!

Torna per la quarta volta a Milano AMART l’unica mostra dedicata all’Antiquariato.

AMART. torniamo all'antico e sarà un progresso!

Presentata alla stampa Martedì 4 Ottobre nei sontuosi ambienti del Palazzo Bagatti-Valsecchi a Milano la nuova edizione di Amart che torna dopo la sosta forzata, la quarta edizione segna un preciso percorso che porta a modernizzare il concetto di antiquariato.

Quarta edizione per AMART, l’unica mostra dedicata all’Antiquariato nella Milano capitale del design, è organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi in collaborazione con Promo.Ter Unione.
Dal 19 al 23 ottobre, presso il Museo della Permanente, gioiello neoclassico nel cuore di Milano, saranno accolte 67 gallerie provenienti da tutta Italia, selezionate per l’elevata proposta che comprende dipinti, disegni, sculture, mobili, preziosi, argenti, tappeti e molto altro. 

“Torniamo all’antico e sarà un progresso ” la celebre frase di Giuseppe Verdi è il motto che anima la quarta edizione di AMART. La mostra si riallaccia infatti alla grande tradizione dell’antiquariato e del collezionismo milanese ma guarda anche al contemporaneo, in particolare all’architettura e al design come fonte di ispirazione e destinatari della propria proposta artistica.
AMART ha infatti affidato il nuovo allestimento dell’edizione 2022 all’architetto Michele Piva, al quale si sono rivolti molti musei per il proprio restyling – fra i quali il museo Diocesano a Milano e l’Ala Ponzone di Cremona. Specializzato in museografia e formatosi nello studio Albini-Helg-Piva, è considerato uno tra i massimi esperti del settore.

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Mentre Presidente della giuria del premio “miglior allestimento stand” sarà Clara Bona, giornalista, architetto e interior design affermata a livello internazionale che da tempo esporta il gusto milanese, curato e moderno, in giro per il mondo. Coadiuvata dalla nota giornalista di settore Laura Ragazzola, a sua volta architetto, incoraggeranno ulteriormente gli antiquari a valorizzare gli spazi espositivi. 

Non è un caso che l’idea di una mostra dell’antiquariato a Milano, pensata per un pubblico più giovane e internazionale, in dialogo con la nuova metropoli europea, sia venuta nel 2018 a un grande dell’antiquariato italiano: Domenico Piva, allora presidente dell’associazione antiquari milanesi. Piva che ben conosceva il Genius loci della città, sapeva perfettamente che a Milano antiquariato e modernità, ossia la tradizione artistica, la cultura del saper fare, la visione della modernità degli architetti del dopoguerra e la cultura industriale, dopo essersi scambiati conoscenze lungo tutto il Novecento, avrebbero continuato questo dialogo. Questa stessa convinzione guida anche il nuovo comitato direttivo dell’associazione antiquari milanesi ora al lavoro nell’organizzare la nuova edizione di AMART.


Tra le novità messe in campo dal nuovo comitato direttivo anche il rafforzamento della commissione di vetting di cui viene appunto aumentato il numero di esperti con l’integrazione di storici e restauratori di valore e accreditati a livello nazionale che vaglieranno tutte gli oggetti proposti in vendita dalle gallerie, una sicurezza in più per il collezionista in aggiunta all’expertise del singolo antiquario. 

Una mostra però non solo milanese, perché vi prendono parte antiquari di tutta Italia.Per questa quarta edizione di AMART, l’Associazione Antiquari Milanesi rafforza la collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi, la casa museo milanese situata nel cuore del quadrilatero della moda, lanciando l’iniziativa “togli un cerotto” (dove il cerotto è la carta giapponese usata durante le operazioni di restauro per evitare perdite della superficie pittorica del dipinto). Una delle opere conservate nel museo, il significativo polittico di Giovanni Pietro Brentani, Madonna con il Bambino tra i santi Bernardino, Pietro martire, Pietro Apostolo, Giovanni Battista, della seconda metà del XV secolo, che necessita di un accurato restauro, sarà destinatario di una donazione da parte degli espositori di AMART cui si aggiungerà quella del gruppo giovani dell’associazione attraverso un crowdfunding su GoFundMe.

Un’altra casa museo è accanto ad AMART, dalla sua prima edizione, nella curatela di progetti espositivi collaterali alla fiera: il Museo Poldi Pezzoli, tra i più famosi e raffinati esempi di collezionismo del XIX secolo. Dal palazzo delle meraviglie di via Manzoni arriveranno alla Permanente straordinarie opere islamiche di metallo del XVI secolo delle quali AMART ha scelto si sostenere il restauro in occasione dei 200 anni della nascita del fondatore Gian Giacomo Poldi Pezzoli.

La settimana di AMART sarà arricchita da una serie d’iniziative il cui programma sarà pubblicato al sito www.amart-milano.com.

Partner istituzionali il Fondo Ambiente Italiani, -FAI-; il museo Poldi Pezzoli e il museo Bagatti Valsecchi.

A cura di Gabriele Ardemagni.

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