Donatella Di Pietrantonio e la sua “età fragile”

Premio Strega 2024: vince Donatella Di Pietrantonio con il romanzo “L’età fragile”. è la terza donna in 21 anni. “La mia voce in difesa dei diritti delle donne”

Donatella Di Pietrantonio ha dedicato la vittoria alle donne, promettendo di essere portavoce di un messaggio importante: difendere i diritti conquistati dalle generazioni precedenti ma ancora oggi in discussione

Conosciuta anche come Bacucco, Donatella Di Pietrantonio, autrice abruzzese, ha vinto il Premio Strega 2024 con il romanzo pubblicato da Einaudi “L’età fragile”. La scrittrice, che aveva già conquistato lo Strega Giovani, attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia ventiduenne Amanda, ha voluto parlare, sconfessandoli, di alcuni stereotipi ancora duri a morire. Sullo sfondo anche tutto lo smarrimento dettato dalla pandemia. la scrittrice, alla sua quarta volta allo Strega, (nel 2021 in cinquina con Borgo sud) e già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con l’Arminuta: ha affermato “La mia voce in difesa dei diritti delle donne”

Donatella Di Pietrantonio (che non ha mai lasciato la sua professione di dentista dei bambini), nel suo libro ha voluto affrontare, anche, la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera del 1997, accaduto proprio nella sua terra, l’Abruzzo. “Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”, ha sottolineato.

Donatella Di Pietrantonio ha ritirato il premio indossando un abito Etro nero e rosa con decorazioni. A completare l’outfit, al collo, una collana con un angioletto… “L’età fragile”, dunque, affronta temi come il femminicidio e il disagio psicologico che la pandemia ha portato con sé attraverso la narrazione di due ragazze uccise in un bosco, una studentessa provata dal lockdown e da una violenza, e un borgo che si unisce per impedire una speculazione edilizia.

Donatella Di Pietrantonio parla delle fragilità dei personaggi sottolineandone però allo stesso tempo la forza che trae linfa vitale proprio dalla consapevolezza di certe debolezze personali e collettiva. Ogni fase della vita, spiega l’autrice, espone a rischi e sofferenze, ma la scoperta di certi sentimenti si trasforma in un punto di forza. La donna ha anche confidato che questo romanzo potrebbe anche essere l’ultimo. La speranza è che ci ripensi…

Foto tratte dal web

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