Giovani consumatori tra tendenze digitali e moda etica
Moda e identità sociale: la Generazione Z spende con attenzione
Secondo SITA Ricerca del gruppo Pambianco, nel 2024 i giovani della Generazione Z hanno speso circa 400 euro a testa per vestiti, scarpe e accessori. La spesa conferma l’importanza della moda per questa generazione, che investe con cura nel proprio stile personale. Gli adolescenti scelgono marchi famosi, mentre i giovani adulti amano distinguersi con look originali e materiali di qualità. Per la Gen Z, la moda è un mezzo di espressione personale e uno strumento per comunicare valori e identità sociale.
Il vintage conquista la Gen Z, ma il made in Italy delude
I principi della sostenibilità influenzano fortemente le decisioni di acquisto dei membri della Gen Z. Più del 50% dichiara di voler rafforzare le proprie abitudini di consumo responsabile, puntando su marchi e prodotti eco-friendly. Il mercato del second hand cresce notevolmente, con il 60% dei giovani che preferisce acquistare abiti usati, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.
Al contrario, il made in Italy fatica a emergere nelle preferenze di questa generazione. I marchi più richiesti sono di origine straniera, come Nike, Adidas, Levi’s e Zara. Si tratta di brand capaci di unire estetica contemporanea e funzionalità urbana. Entrambi sono elementi molto apprezzati da chi vive lo stile come parte della propria quotidianità.

Social network e influencer dettano la legge del gusto
La Gen Z costruisce il proprio stile attraverso il digitale, trovando ispirazione nei social media come TikTok e Instagram. Seguono influencer e celebrities del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport. Le serie TV e i film influenzano ulteriormente l’immaginario di riferimento, dando vita a nuove tendenze trasversali.
Dal punto di vista pratico, i giovani preferiscono acquistare nei centri commerciali, negli outlet e sui marketplace online. Qui trovano offerte vantaggiose e un’ampia disponibilità di articoli. Le catene multimarca rappresentano la scelta ideale per chi cerca prodotti casual, sportivi e adatti a ogni occasione.
Un nuovo modello moda tra ecologia e inclusività
Secondo quanto dichiarato da Alessandra Mengoli, partner di SITA Ricerca, i giovani consumatori chiedono che l’industria moda diventi più etica e inclusiva. “Le aspettative principali”, spiega, “riguardano la sostenibilità ambientale e sociale, ma con un occhio attento ai prezzi accessibili a tutti”.
Inoltre, la Gen Z chiede stili meno standardizzati, tagli che valorizzino ogni tipo di corpo e una maggiore attenzione alla durabilità dei capi. La preferenza per fibre naturali e prodotti che durano nel tempo rappresenta una sfida per il fast fashion, che dovrà necessariamente ripensare i propri modelli produttivi. Questa generazione invia un messaggio potente: vuole moda innovativa, consapevole e di qualità, senza scendere a compromessi.
A cura di Martina Russo
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