I no delle donne – Liberare i classici dallo sguardo al maschile

Sollecitata dalla rivoluzione del #MeToo, Jennifer Tamas interroga con sagacia e acutezza i classici per liberarli dallo sguardo e dalle letture maschili

«La deliziosa tesi di Jennifer Tamas, basata su una solida conoscenza sia delle questioni femministe contemporanee sia di questa letteratura, si rivela tanto accurata quanto politicamente essenziale»
Sophie Benard, Le Monde des livres


«Jennifer Tamas ribalta la nostra visione della letteratura classica, trasformando queste figure mitiche in donne che avevano anche il potere di dire no»
Cécile Daumas, Libération

Esce per Marietti1820 I no delle donne. Liberare i classici dallo sguardo al maschile di Jennifer Tamas, professoressa di letteratura francese dell’Ancien Régime negli Stati Uniti presso la Rutgers University (New Jersey), che riporta alla luce le storie delle donne dell’antichità e della letteratura che seppero resistere e disobbedire. Il saggio, selezionato dal supplemento letterario “Le Monde des livres” tra i migliori libri del 2023, ripercorre la storia del rifiuto e il percorso di invisibilizzazione vissuto dalle autrici ed eroine femminile, con l’intento di offrire ai lettori le nuove linee storiche di un patrimonio restaurato. 

«La donna non è mai esistita, o piuttosto non è esistita se non attraverso le immagini falsate, deformate, idealizzate che gli uomini hanno voluto darci di lei», scrive Jennifer Tamas nella nota di lettura. «Come trovare la propria voce e la propria identità di donna quando una maggioranza di uomini si fa ventriloqua del desiderio? Scrivo con la duplice speranza di rivelare un matrimonio dimenticato e di accogliere nell’ambito della conversazione femminista, che oggi è così entusiasmante, le voci dissidenti dei secoli antichi».

Sollecitata dalla rivoluzione portata dal #MeToo, Jennifer Tamas interroga con sagacia e acutezza i classici per liberarli dallo sguardo e dalle letture maschili. Da Cappuccetto Rosso a Elena di Troia, Tamas fa rivivere il discorso femminista e offre una prospettiva inedita sui grandi classici della letteratura. 

«Se si considera lo specchio di Grimilde, la strega in Biancaneve, come uno strumento magico che permette di riflettere il passato (e non una realtà parallela), si comprende che le donne del racconto provano una doppia frustrazione: la giovane donna ha la bellezza ma non il potere; la donna più anziana è potente, ma ha perduto il fascino della giovinezza. […] La vecchia sarà ancora vittima del potere degli uomini? O è destinata a riprodurre questo schema di dominazione che consiste nell’infettare la vita delle giovani facendo loro credere che solo un uomo potrà dare un senso alla loro vita? Tra la madre che menoma sua figlia perché lei stessa è stata menomata e pensa che questo costume abbia favorito un matrimonio rispettabile, e Grimilde che avvelena la vita di Biancaneve perché anche lei era stata avvelenata nella sua giovinezza, è possibile uscire dal circolo vizioso?».

Jennifer Tamas insegna letteratura francese dell’Ancien Régime negli Stati Uniti presso la Rutgers University (New Jersey). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Le Silence trahi. Racine ou la déclaration tragique (Droz, 2018). 

I no delle donne

Liberare i classici dallo sguardo al maschile

Traduzione di Giulia Frare

Marietti1820, 256 pagine, 28 euro

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