Il marchio Benetton affronta una crisi senza precedenti

Il marchio Benetton, che ha segnato la storia della moda con il suo stile vivace e le sue campagne pubblicitarie di forte impatto, si trova ora in una fase di profonda trasformazione. La crisi che sta attraversando porterà alla chiusura di 419 punti vendita entro la fine del 2025. Il piano di ristrutturazione, guidato dal CEO Claudio Sforza, ha già portato alla chiusura di 180 negozi nel 2024, con un impatto significativo in Italia. Città come Bari, Foggia, Palermo e Novara hanno visto la cessazione delle attività di circa 100 store, segnando un duro colpo per il settore.

Il peso dei debiti e la crisi del franchising di Benetton

Le difficoltà si concentrano soprattutto sui punti vendita in franchising, che hanno accumulato un debito insostenibile nei confronti della casa madre. Luciano Benetton, fondatore del brand, ha espresso il suo disappunto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, dichiarando di sentirsi tradito dalla gestione aziendale, che, a suo avviso, avrebbe nascosto la reale entità della crisi economica. Il bilancio ha rivelato una voragine finanziaria di circa 100 milioni di euro, un ammontare che ha destabilizzato il gruppo e reso necessaria una revisione radicale della rete commerciale.

Vendite in crescita, ma conti ancora in rosso

Nonostante le difficoltà, i punti vendita gestiti direttamente dal brand hanno registrato un incremento del 7% nel 2024, con performance positive in regioni come il Veneto e il Trentino Alto Adige. Tuttavia, questo miglioramento non basta per riportare equilibrio nei conti dell’azienda. Il fatturato del 2023 si attesta su 1.098 milioni di euro, ma l’EBIT mostra un saldo negativo di 113 milioni e la perdita netta raggiunge 230 milioni, anche a causa di svalutazioni per 150 milioni. Il patrimonio netto si è ridotto a 105 milioni, confermando la necessità di interventi urgenti.

Il sostegno della holding Edizione e le preoccupazioni dei sindacati

La holding Edizione, che fa capo alla famiglia Benetton, ha deciso di supportare il piano di rilancio con un’iniezione di 260 milioni nei prossimi anni, dopo aver già investito 350 milioni in precedenza. Nel frattempo, i sindacati manifestano una crescente preoccupazione per i numerosi lavoratori coinvolti, mentre l’azienda sta valutando soluzioni per attenuare l’impatto sociale delle chiusure. Tra le opzioni prese in considerazione, figura la possibilità di acquisire direttamente alcuni negozi o negoziare nuovi accordi con i franchisee in difficoltà.

Le nuove sfide del commercio globale e il futuro del brand

La crisi di Benetton evidenzia le complessità che anche i colossi della moda devono affrontare nel mercato odierno. Le abitudini di acquisto si stanno evolvendo rapidamente, la concorrenza si fa sempre più serrata e il mantenimento di un equilibrio finanziario diventa una sfida costante. Le dinamiche del commercio e le esigenze dei consumatori cambiano con velocità imprevedibile, rendendo sempre più difficile prevedere quali strategie possano garantire il successo a lungo termine. Il cammino della storica azienda continua, ma il futuro riserva ancora molte incognite.

A cura di Andrea Topis
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