L’acquario, il nuovo avvincente libro di Gabriella Bosco

L’acquisto di una casa porta Katia a indagare e a lasciarsi sommergere dal suo misterioso passato. Una storia che coinvolge fino all’ultima pagina

Dopo tanti anni passati insieme, il matrimonio tra Katia e Eddy sembra esser giunto al capolinea, così la donna decide di trasferirsi in una nuova abitazione, una villetta stile liberty di inizio Novecento. Ne acquista la proprietà durante un’asta, proprio su suggerimento di suo marito, poiché la casa pare non abbia proprietari né pretendenti o eredi. Una dimora all’apparenza semplice e accogliente, che si rivelerà invece essere tutto il contrario. Prima una serie di piccoli e insidiosi cedimenti, poi una misteriosa presenza mutevole che lascia segni tangibili spingeranno Katia a indagare sull’origine della sua storia, lasciandosi sommergere dal suo misterioso passato.

Il mondo segreto della dimora

Tra Katia e la casa un dialogo misterioso. La casa richiede la sua presenza, la sua attenzione e si rivela piena di sorprendenti novità: un tasto nell’interruttore della luce che prima non c’era, le borchie delle scale che saltano all’improvviso. La donna teme che ci sia qualcuno che entra ed esce dalla casa in sua assenza. Mette una webcam sotto le scale per vedere ciò che accade ma niente. Non solo… Scopre che una strana forma di attrazione fa rotolare gli oggetti caduti in terra in prossimità del divano. Ed è proprio lì sotto il divano che scoprirà il mondo segreto della dimora: un gigantesco tubo di ghisa nero attraversa tutto il soggiorno fino alla fontana del giardino. Katia è sorpresa, poi spaventata. Nel tubo scorre, potente, l’acqua. Pian piano sono gli odori e i rumori della casa a diventare sempre più insistenti e misteriosi. Come una colonna sonora perpetua, il rumore del mare, della risacca, del pinneggiare avvolge la casa e Katia vive singolari esperienze dove l’acqua è l’elemento che si fa strada nel suo corpo e nella sua mente. La casa svela a piccoli sorsi il suo passato e la trascina in quel mondo in una lenta ma definitiva metamorfosi. Eddy è attratto e spaventato dai cambiamenti della donna, ne percepisce la trasformazione da piccole stranezze che gliela fanno desiderare ancor più. Katia, d’un tratto, sparisce. Nessuna notizia per giorni, mesi, anni. Anni in cui Eddy l’aspetta proprio in quella casa dove di tanto in tanto va per sentirla vicina e sperare… 

Ragionando sulla cecità di fronte all’ovvio

LAcquario è un testo di genere fantastico, un libro dell’assurdo, dall’atmosfera gotica. Si ragiona, forse allegoricamente, sull’abitudine dell’uomo ai cambiamenti, sulla pigrizia, sulla cecità di fronte all’ovvio, sulle paure inespresse che si materializzano forse solo nell’immaginazione, e per questo incontrastabili, o forse sono così reali che impietriscono obbligando alla rassegnazione.

La casa, luogo nel quale si svolge la storia, rivela gradualmente la sua vera natura sotto gli occhi della protagonista e lei, abituata a prenderne coscienza un po’ alla volta, non si sottrae alla sua fine. Più ci si avvicina alla conclusione del libro, più nel testo iniziano a farsi largo venature da romanzo dell’orrore, presenze inquietanti, apparizioni fulminee ma sempre più concrete e persistenti che scavano nell’immaginazione del lettore come presagi del peggio che deve venire, e che non tarderà ad arrivare. Il tutto nell’attrito di un contesto borghese, urbano, rispettabile. Un congegno avvincente e curioso, capace di tenere il lettore agganciato dalla prima all’ultima pagina.

L’autrice: Gabriella Bosco

«Quante volte leggendo la frase “pagina in costruzione” ho pensato alla scrittura: le parole sono fondamenta, pilastri e architravi dei nostri pensieri. E più queste sono potenti, durature e raffinate, più a lungo vivranno i nostri pensieri. Sempre che qualcuno venga a leggerli anche se in perenne costruzione».

Gabriella Bosco è nata a Napoli e, da anni, vive a Roma. 

Nel 2022 ha pubblicato il romanzo L’Acquario (Editore Scatole Parlanti).

Nel 2007 ha pubblicato il romanzo Le Parole non dette (Editore Serarcangeli)

Sulla rivista “MagO”’ di Omero Editore sono stati pubblicati i racconti Il dolore al ginocchio (2018), Lomo saltato (2022) e alcuni articoli sulle lezioni magistrali tenute presso la Scuola di scrittura Omero da Giampaolo Simi, Nadia Terranova, Beppe Fiore e Ilaria Gaspari, tra il 2019 e il 2020.

Tra il 2010 e il 2015 ha utilizzato i suoi testi per rappresentazioni teatrali.

Dietro lo specchio, regia di Guido Paternesi, Teatro della Dodicesima di Roma, è stato selezionato per il concorso “Schegge d’autore” sponsorizzato da SNAD e dal teatro Tor di Nona – Roma, direttore artistico Renato Giordano, premio speciale della giuria attribuito all’attrice non protagonista.

www.gabriellabosco.it

TitoloL’acquario
AutoreGabriella Bosco
EditoreScatole Parlanti, 2022
ISBN8832815141, 9788832815146
Lunghezza90 pagine

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