Le donne peruviane illuminano l’identità del loro paese
In Perù le donne sono protagoniste nella cultura e nelle tradizioni
Nel cuore delle Ande e lungo la costa pacifica, le donne peruviane raccontano storie ricche di identità, passione e coraggio. Dall’antichità ai giorni nostri, figure femminili straordinarie hanno certamente modellato ogni sfumatura della cultura, della musica e della cucina peruviana. Tra i mercati delle città e le coste oceaniche, queste donne rappresentano un’eredità viva, fatta di valori, forza e creatività profonda. PROMPERÚ, l’ente ufficiale di promozione turistica, invita a scoprire questi percorsi anche attraverso le donne che hanno lasciato segni indimenticabili.
Sofía Mulánovich: una pioniera del surf mondiale nato in Perù
Sofía Mulánovich, nata a Punta Hermosa, ha portato il Perù sulla vetta del surf internazionale con il suo titolo mondiale 2004. È entrata nella Chicama, diventando un simbolo di eccellenza sportiva e di notevole ispirazione per generazioni di atlete e giovani. Il Perù, con 2.250 km di costa, ospita luoghi iconici come Punta Hermosa e Chicama, si tratta di una meta ambita dai surfisti di tutto il mondo.
Nelle regioni settentrionali, come La Libertad e Lambayeque, i pescatori utilizzano ancora gli antichi caballitos de totora, imbarcazioni ancestrali, estremamente particolari. Queste imbarcazioni in giunco, usate da oltre 2000 anni, testimoniano il grande e profondo legame tra storia, mare e cultura peruviana indigena.

Chabuca Granda e Susana Baca: musica e identità culturale
La voce di Chabuca Granda ha rivoluzionato il valzer criollo, cantando con poesia la città di Lima e le sue storie leggendarie. Il quartiere di Barranco, a Lima, conserva la sua memoria con murales, locali e peñas che esaltano la tradizione criolla musicale. Susana Baca ha invece portato nel mondo i ritmi afro-peruviani, ricevendo Latin Grammy e il titolo di Ministra della Cultura. La sua musica racconta le radici africane del Perù, radicate profondamente nelle comunità come Chincha, nella vibrante Regione di Ica. In questa terra, i festival annuali celebrano il patrimonio afro-peruviano con danze, tamburi, canti rituali e uno spirito comunitario unico.
Pía León e Mónica Huerta: innovazione e tradizione ai fornelli
Pía León, premiata miglior chef donna al mondo nel 2021, celebra la biodiversità peruviana nel suo ristorante Kjolle, situato a Lima. Attraverso ingredienti delle Ande, della Costa e dell’Amazzonia, ha rivoluzionato la cucina nazionale con ricette sostenibili e contemporanee. Lima ospita ristoranti premiati, sette tra i migliori dell’America Latina, tre anche nella prestigiosa classifica World’s 50 Best 2024.
Mónica Huerta guida il ristorante La Nueva Palomino, ad Arequipa, salvaguardando le tradizionali picanterías e i piatti piccanti di montagna. Specialità come rocoto ripieno e adobo domenicale esprimono una gastronomia ricca di storia, sapore e radicamento nei riti familiari quotidiani.
Juanita Zunini e i sapori autentici del nord peruviano
Nel nord, a Lambayeque, la tradizione culinaria sopravvive anche grazie a Juanita Zunini e al suo ristorante El Cántaro, ora gestito dal figlio. Qui, ingredienti locali come zucca loche, mais, e yucca diventano protagonisti di piatti autentici preparati con antiche tecniche originali. Ogni angolo del Perù regala un’esperienza gastronomica vera, tra street food, ristoranti stellati e piccoli locali di lunga tradizione familiare.
Tilsa Tsuchiya: arte e mitologia nel cuore del Perù
Tilsa Tsuchiya, pittrice visionaria, ha saputo fondere mitologia andina e tradizioni giapponesi, trasformandole in opere d’arte straordinarie. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto il prestigioso Premio Teknoquimica, consolidando la sua fama internazionale tra arte e spiritualità. Ha donato un’opera al Museo d’Arte di Lima (MALI), arricchendone la collezione con uno stile simbolico e profondamente identitario. Nel 2022, il suo dipinto Tristano e Isotta ha superato ogni record, venduto da Sotheby’s per 882.000 dollari, cifra senza precedenti. Oggi, il suo talento vive anche nel Museo d’Arte Contemporanea di Lima (MAC), nel quartiere creativo e bohemien di Barranco.

Donne dell’antichità tra potere, spiritualità e archeologia
Nel sito di Áspero, nella Regione di Lima, gli archeologi hanno scoperto la Dama dei Quattro Tupus, vissuta circa 4.000 anni fa. Il suo corredo funebre ricco testimonia un ruolo politico e sociale importante all’interno della civiltà Caral, la più antica d’America. Nel 2005, gli studiosi hanno trovato la Signora del Cao, figura potente della civiltà Mochica, sepolta con simboli di comando e mistero. Il suo corpo tatuato e i gioielli raccontano una donna leader, custode di riti magici e memoria della Regione di La Libertad. Questi ritrovamenti confermano la centralità del ruolo femminile anche nelle civiltà precolombiane, collegate profondamente al sacro e alla natura.
A cura di Martina Russo
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