L’essenziale… sul pianeta de Le Petit Prince
Come il Petit Prince osserva l’aprirsi della rosa e la bellezza della sua perfezione, così la collezione svela quell’essenziale, a volte non visto

Un libro come un rifugio, ricerca di momenti e tempi passati con noi stessi, per riflettere, per allontanarci dalle suggestioni di ogni giorno, per affondare la mente dentro un mondo che ci protegga.
I libri ci chiamano e noi li ascoltiamo. A volte torniamo con loro alla nostra infanzia, per ritrovare quelle emozioni che troppo spesso taciamo ma che mai dobbiamo perdere e che sempre devono trovare spazio vitale dentro di noi, per rivivere le emozioni della meraviglia infantile. E allora, ascoltando quella fantasia che riaffiora, troviamo il “Petit Prince” accanto a noi, come in attesa, come volesse raccontare con la sua storia questa collezione, come sbirciasse dentro una scatola magica per trovare i propri desideri.



Di quel viaggio immaginario, tra le righe, ne racconta i colori, poi la natura del suo pianeta solitario e i pensieri sui suoi compagni di avventura.
La nuance delicata della sua rosa si immerge tra i verdi dei giganteschi Baobab, il morbido marrone della volpe l’accompagna, mentre la notte appare nei suoi neri bui illuminata dagli argenti delle sue stelle a dipingere l’universo. Le forme, i tessuti, i volumi e le materie si intrecciano con queste sfumature.



Come il Petit Prince osserva l’aprirsi della rosa e la bellezza della sua perfezione, così la collezione si ferma ad osservare, nella lentezza del suo vestirsi, quell’essenziale, a volte non visto, come la sartorialità, magica mano che ha sempre dipinto ogni capo e ha tracciato costantemente la strada de l’arabesque.
Poi è la passione ad ispirarci, per non smettere mai di guardare il mondo con gli occhi pervasi di curiosità e meraviglia, sempre alla ricerca di nuovi sogni e imperdibili avventure.
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