Roberto Cavalli: il ricordo di Patrizia Valeri e Gloria Maccaroni

Inutile dire che la sua scomparsa improvvisa di Roberto Cavalli ha provocato tanto dolore e ha aperto il cuore di ognuno di noi a tante riflessioni.

Per ricordarlo nel modo migliore vorrei citare una frase : “Mi piace copiare Dio, il disegner più fantastico”. Ciò vuole rappresentare che l’interiorità di Roberto Cavalli, era amore per le stampe a tema natura , espressione di autenticità della bellezza e del creato.  

E’ proprio così : un uomo geniale creativo in quanto in grado di valorizzare ogni donna con look sexy e stampe ispirate alla natura.

La sua morte improvvisa apre ancor di più lo sguardo attento alla sua carriera.  Resteranno “ immortali alcuni elementi “ a partire dal suo spirito di imprenditore scrupoloso, orientato ad indirizzare  la sua energia e il  suo talento nello scoprire i desideri di bellezza delle donne ancorati ai temi del costume contemporaneo e della moda e dell’immagine.

Per anni le grandi riviste di moda piu autorevoli e le sfilate stesse hanno messo in evidenza la natura dello stilista a partire dalle sue origini.

Non dimentichiamo mai che Roberto Cavalli nasce in una famiglia fiorentina di artisti.

Il nonno era, il pittore Giuseppe Rossi, una delle figure chiave del movimento dei Macchiaoli le cui opere erano esposte nella Galleria degli Uffizi.

Cresce ispirandosi al modello del nonno e della sua arte.

Sempre più convinto di continuare le sue orme e si iscrive subito all’Accademia di Belle Arti della sua città natale.

Nell’approfondire gli studi comprende  la sua vera passione che si sostanziava negli abiti e nei tessuti  più che nelle tele di pittore.


La nascita del brand Roberto Cavalli nel 1970 coincide  con  un nuovo sistema di stampa della pelle che stimola la curiosità di altri stilisti della moda da Valentino a Hermès,  tanto che viene invitato a presentare le sue collezioni in pelle nell’iconica Sala Bianca di Firenze, tra grandi nomi della moda Made in Italy come Krizia, Fendi e Missoni.

Precisamente i temi a cui rivolge il suo sguardo  sono l’animalier: ghepardo, zebrato, giaguaro, coccodrillo, espressione del suo grande amore per la natura.

Artisti e attori, modelle di alta moda e celebrità del mondo  hanno scelto di indossare, sui red carpet ma non solo, gli abiti sensuali dello stilista fiorentino: da Rita Ora a Jessica Stam, passando per Laetitia Casta, Natasha Poly, Mariacarla Boscono, Eva Riccobono, Karen Elson e Karolína Kurková a Vincenzo Bocciarelli, Matteo Ceccarini.
Immensa ed infinita la sua capacità di saper ascoltare le donne e di valorizzarle, attraverso il denim, il pellame e i tessuti stampati per silhouette ipersexy.

Roberto Cavalli, resta lo stilista tra i designer più celebri  in tutto il mondo. In più interviste diceva di se’ di non essere stilista ma piuttosto di essere “qualcuno capace di trovare ciò che rende speciale un tessuto, un abito, una donna”.

Nel giugno 2013 ricordiamo che  ha ricevuto una laurea honoris causa in Fashion Management dalla Domus Academy di Milano.

Ovvero due anni prima di lasciare le redini creative a stilisti talentuosi come  Yvan Mispelaere, Peter Dundas, Paul Surridge e ora di Fausto Puglisi, che ha preso le redini creative del brand nel 2020.

Ci uniamo al dolore di tanti della  moda e di tanti colleghi professionisti e  avvocati e consulenti dell’immagine che lo ricordano con stima e affetto.

Lo stesso stilista Giorgio Armani , solo a poche ore dalla sua morte avvenuta il 12 aprile 2024 nella sua amata Firenze,  ha pubblicato un messaggio su X: «Non posso immaginare una visione della moda più distante dalla mia di quella di Roberto Cavalli. Nonostante ciò ho sempre avuto un enorme rispetto per lui. Roberto Cavalli è stato un vero artista capace di trasformare fantasie in abiti seduttivi».

Ebbene sì, Roberto Cavalli rappresenta per noi non solo il grande stilista ma l’espressione di un cuore nobile ed umano che ha saputo amare e donare tutto se stesso al mondo della moda e dell’attualità rendendosi artifice di brillanti iniziative attraversando con forza e coraggio le mutazioni del tempo .

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Con gli occhi di oggi , guardando al suo passato e ricostruendo i suoi anni di carriera non possiamo che ringraziarlo per averci dato la possibilità di pensare che investire i nostri talenti nell’ambito della conoscenza artistica vuol dire avere apprezzato la voglia di vivere e di amare non solo il nostro corpo ma la nostra anima che riflette la nostra  immagine nel rispetto della natura e dell’uomo e dell’ambiente.

Ci mancherai!

A cura di Flavio Iacones

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