World Pasta Day: Napoli celebra la pasta con gli spaghetti

World Pasta Day: Napoli celebra la pasta con gli spaghetti signature di Casa Vittoria e di Brigida

Il 25 ottobre è il World Pasta Day, un giorno dedicato a uno degli alimenti più amati al mondo: la pasta. Da Napoli, città dove la pasta si è trasformata da semplice cibo di strada a capolavoro gastronomico, arrivano due proposte sorprendenti, firmate Brigida e Casa Vittoria. Ognuno con il proprio stile, entrambi propongono una rivisitazione degli spaghetti, piatto che ha attraversato secoli e continenti conquistando milioni di cuori.

Lo spaghetto alla Casa Vittoria di Casa Vittoria

A pochi passi dal lungomare di Napoli, Casa Vittoria, in Piazza Vittoria 6, è il ristorante che celebra la cucina italiana in tutte le sue sfumature, offrendo un’esperienza che è un ritorno alla tradizione. Qui, lo Spaghetto alla Casa Vittoria rappresenta un vero inno all’italianità, un piatto che unisce semplicità e materie prime d’eccellenza.

Realizzato con una combinazione di tre varietà di pomodoro (San Marzano, Piennolo e Datterino), lo spaghetto di Gragnano IGP viene servito con una quenelle di ricotta di bufala e completato con una grattugiata di buccia di cedro al tavolo, che dona al piatto profumi e sentori mediterranei. Un’interpretazione raffinata del classico spaghetto al pomodoro, amata incondizionatamente dagli italiani, in un equilibrio perfetto tra acidità, dolcezza e mineralità.

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World Pasa Day Napoli Brigida Cucina Napoletana
Lo Spaghetto alla Gravunaro di Brigida

Brigida Cucina Napoletana, nel cuore della Napoli della Belle Époque, in via Santa Brigida, a ridosso della centralissima Galleria Umberto, è un’osteria contemporanea che rievoca il passato con uno sguardo moderno, portando in tavola le ricette ritrovate della tradizione napoletana.

Il piatto simbolo è lo Spaghetto alla Gravunaro, un piatto povero della tradizione partenopea, che prende il nome dal “gravunaro” ovvero il venditore ambulante di carbone che un tempo girava per le strade di Napoli. Si dice che il piatto sia nato, quasi per caso, quando una massaia mise insieme pochi e semplici ingredienti per sfamare l’uomo dopo una lunga giornata di lavoro.

Ancora oggi i cuochi di Brigida preparano questa ricetta come una volta, con mollica di pane insaporita con acciughe, capperi, olive e pinoli. Ad anticipare l’arrivo della portata il rito della bavetta che viene avvolta dal personale di sala intorno al collo dell’ospite per permettergli di abbandonarsi completamente al piacere dell’assaggio.

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