“Serpenti Metamorphosis”, la mostra di Bvlgari a Milano

In Piazza Duomo, a Milano prende vita Serpenti Metamorphosis, la mostra di Bvlgari con gli algoritmi di Refik Anadol.

Un lavoro virtuale, ma reale. Ecco, l’artista multimediale Refik Anadol crea con le sue suggestioni 3D una mostra. Rende omaggio al segno della maison Serpenti.

Un Hub allestito al lato di Piazza Duomo, a Milano. Dove l’alta gioielleria sperimenta visioni e colori in formato digitale.

Non solo, il progetto Metamorphosis di Bvlgari è una conversazione aperta sul tema della trasformazione e del cambiamento. Un percorso partito agli inizi di settembre durante il Fuorisalone. Continuato durante la settimana della moda milanese. Le prime quattro opere sono esposte nelle sale della Galleria d’Arte Moderna GAM. Mentre, il progetto dell’artista turco offre una experence immersiva.

Leggi anche> Tucket Bob il taglio di capelli alla moda dell’autunno 2021

Refik Anadol offre allo spettatore la metafora del mutamento con uno dei simboli dei gioielli di Bulgari: il serpente.

Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bulgari, dichiara:“Siamo orgogliosi di celebrare il talento di un artista internazionale come Refik Anadol che ha saputo interpretare magistralmente il concetto di metamorfosi, realizzando questa stupefacente installazione. 

Ancor più felici che questo accada a Milano, la città che dall’inizio dell’anno stiamo omaggiando con una serie di eventi volti a nutrire il rilancio della vita culturale lombarda. Quest’anno ci siamo detti che era giusto contribuire alla rinascita di Milano, la città italiana che più di ogni altra ha vissuto sin dall’inizio il problema della pandemia e dal quale si sta rialzando con la forza e l’entusiasmo che la caratterizzano”.

Il primo capitolo di Metamorphosis, sotto la curatela di Alba Cappellieri si esprimono gli artisti Azuma makoto, Daan Roosegaarde, Vincent Van Duysen e Ann Veronica Janssens. Nel capitolo due Refik Anadol con l’impiego dell’Intelligenza Artificiale sperimenta la scultura immersiva.

Così, la manipolazione degli algoritmi oggi è parte integrante del percorso trasformativo che la nostra società sta vivendo, applicarla nel contesto artistico la traduce in un paradigma di assoluta contemporaneità.