Alois Vanlangenaeker, uno chef stellato al San Pietro di Positano
Uno chef stellato da vent’anni che è riuscito a coniugare la passione per la cucina con quella della fotografia. Innamorato della Costiera Amalfitana tanto da farne la sua casa.
Un paradiso gourmet in Costiera Amalfitana. Nell’esclusiva cornice de Il San Pietro di Positano, albergo tra i più conosciuti e amati al mondo (4° nella Top 10 Italy Resort Hotels, 12° nella Top 15 European Resort Hotels e 81° nella Top 100 Hotels in the World, ai World’s Best Awards 2020 di Travel + Leisure).
Membro della prestigiosa associazione di hotel di charme e ristoranti d’eccezione Relais & Châteaux, l’estasi del palato la si trova nel ristorante Zass (1 stella Michelin). Rapiti da una vista eccezionale sulla costa e i Faraglioni di Capri. E’ il regno del grande chef belga Alois Vanlangenaeker.
Dopo essersi formato e conquistato stelle in alcune delle cucine più prestigiose al mondo – da Alain Ducasse a Montecarlo e Parigi a Jean Georges a New York, da Michel Guerard a l’Eugenie Les Bains in Francia e con Kyomi Mikuni a Tokyo . Da 18 anni ha stabilito qui la sua dimora professionale, entusiasta di aver trovato la felicità nell’aver creato insieme alla famiglia Cinque. Proprietaria del San Pietro, un luogo dove esprimere la sua idea di cucina ricercata e contemporanea, fatta di purezza, armonia e raffinatezza, capace di valorizzare gli ingredienti all’origine. Le sue creazioni sono opere d’arte, da ammirare e gustare, anche perché Vanlangenaeker è un ottimo fotografo e ogni suo piatto nasce prima come uno scatto visualizzato nella sua mente.

Nella carta dello Zass, si trovano così piatti che privilegiano verdure provenienti dagli orti biologici del San Pietro, disposti su terrazzamenti tipici della Costiera, con il pescato del giorno. E non mancano anche proposte per carnivori. Dalle triglie con tagliatelle di seppie, fave e piselli agli spaghetti limone e peperoncino; dai paccheri con zuppa di pesce e finocchietto selvatico all’uovo pochè con insalata di granchio, asparagi, pane alla segale e bottarga; dal filetto di dentice in crosta di olive, bietola rossa e scampetti agli gnocchetti di patate con cannolicchi, trippa di baccalà e carciofi; dal filetto d’agnello, limone candito, cipollotti novelli, nocciole caramellate e carciofi alla chateaubriand, spinaci, purea di patate alla burrata e tartufo.
Sono solo alcuni esempi di ciò che si può trovare nel menu, ma danno un’idea di quello che lo chef e il suo team, composto da 32 elementi, realizzano quotidianamente nella cucina dello Zass. Una cucina per altro riconosciuta tra le più moderne e high tech al mondo e considerata uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati in ambito hôtellerie: mille metri cubi scavati nella roccia per un open space di 400 mq su due livelli, con al piano superiore la cucina a vista suddivisa in quattro isole.
Mentre, il piano interrato ospita un innovativo sistema di gestione dei rifiuti che consente di ridurli dell’85% in peso/volume, e una zona tecnica con il condizionamento dell’aria, capace di trasformare il calore emesso in acqua calda, che soddisfa il 100% del fabbisogno dell’albergo. I
noltre, mai come in questo periodo da segnalare, la cucina viene chiusa ermeticamente alle 2 del mattino e viene saturata di ozono per una sanificazione quotidiana della stessa.
Il servizio curato e attento al minimo dettaglio, la cantina di oltre seicento etichette di vini italiani e internazionali, l’ambiente di classe e l’impareggiabile atmosfera di una lussuosa dimora arroccata su un promontorio a strapiombo sul mare, rendono indiscutibilmente una visita allo Zass una tappa obbligata per esigenti palati gourmet.