Il Capodanno ebraico a tavola

Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, festeggiato tradizionalmente il primo e il secondo giorno del mese ebraico di Tishrei. Ricette e tradizioni

Il Capodanno ebraico è alle porte e una delle tradizioni più rappresentative di questa importante data del calendario è la cena in famiglia. Elemento che caratterizza le ricette e gli ingredienti è la dolcezza, quale elemento simbolico per un buon nuovo inizio dell’anno. La si trova nei piatti, ma, anche, appunto, nelle materie prime utilizzate per prepararli.

Immancabili sono il melograno, che per la forma del suo frutto simboleggia abbondanza e speranza, i datteri, la zucca e le mele, tagliate a fettine e intinte nel miele.

Un’altra pietanza che spesso viene servita è il pesce, simbolo di abbondanza e prosperità (perché spesso nuota in branchi numerosi), di fertilità e di purezza. 

Caratteristica che contraddistingue, inoltre, le preparazioni è la loro semplicità, proprio perché le si effettua in famiglia, garantendo a tutti la possibilità di partecipare, e per poter vivere appieno lo spirito della festa senza offuscare l’essenza degli ingredienti e il loro valore simbolico con tecniche culinarie complicate.

Per poter cogliere la componente conviviale di questa importante ricorrenza è interessante provare alcuni dei suoi piatti simbolo, assaporando l’affascinante combinazione di influenze, sapori e profumi che rendono speciale la cucina israeliana.

1. Challah dolce intrecciata al miele

La challah per Rosh Hashanah è tradizionalmente dolce ea forma rotonda, simbolo di continuità e di un anno circolare.

Ingredienti:

– 500g di farina

– 10g di lievito di birra fresco

– 3 cucchiai di miele

– 2 uova

– 60ml di olio vegetale

– 200 ml di acqua tiepida

– 1 cucchiaino di sale

– Semi di sesamo o papavero (opzionali)

Preparazione :

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida con un cucchiaio di miele e far riposare per circa 10 minuti. In una ciotola, mescolare la farina, il sale e il resto del miele. Aggiungere le uova, l’olio e il lievito sciolto, impastando fino a ottenere un composto morbido. Aggiungere lentamente l’acqua tiepida. Impastare per 10 minuti, fino a ottenere un impasto elastico. Coprire e lasciar lievitare per 1 ora. Dividere l’impasto in tre parti uguali, formando dei filoni e intrecciandoli per formare una spirale rotonda che deve lievitare per altri 30 minuti. Spennellare con uovo sbattuto e cospargi con un po’ di semi. Cuocere a 180°C per 25-30 minuti, fino a doratura.

2. Pesce alla Chraimeh

Piatto molto popolare in Israele, soprattutto tra le comunità ebraiche sefardite. Speziata e ricca di sapori, questa ricetta proprio per i suoi ingredienti è ricca di simbolismo: il pesce rappresenta, infatti, abbondanza e prosperità, mentre le spezie e il limone simboleggiano l’equilibrio tra dolce e amaro, riflettendo il desiderio di un anno equilibrato e prospero.

Ingredienti:

– 4 filetti di pesce bianco (spigola, merluzzo, o altro pesce bianco a scelta)

– 4 cucchiai di olio d’oliva

– 4 spicchi d’aglio, tritati finemente

– 1 cipolla grande, tritata finemente

– 2 cucchiaini di paprika dolce

– 1 cucchiaino di paprika piccante (facoltativa, a piacere)

– 1 cucchiaio di cumino macinato

– 1 cucchiaino di curcuma

– 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

– 400g di pomodori a cubetti (freschi o in scatola)

– 1 peperoncino rosso tritato (opzionale)

– 1 mazzetto di coriandolo affresco, tritato

– Sale e pepe qb

– Succo di 1 limone

– 200 ml di acqua

Preparazione:

Preparare la base della salsa: scaldare l’olio d’oliva in una padella larga e profonda a fuoco medio. Aggiungere la cipolla tritata e farla soffriggere per circa 5 minuti fino a doratura. Aggiungere l’aglio tritato e continuare a cuocere per altri 2 minuti, facendo attenzione a non bruciarlo. Aggiungere la paprika dolce, la paprika piccante (se piace), il cumino e la curcuma. Mescolare bene per tostare leggermente le spezie e far sprigionare il loro aroma. Aggiungere, poi, il concentrato di pomodoro, i pomodori a cubetti e il peperoncino (se piace). Mescolare e fare cuocere per circa 5 minuti, finché i pomodori iniziano a sfaldarsi e il sugo si addensa leggermente. Per procedere alla cottura del pesce, versare 200 ml d’acqua alla padella per favorire la formazione di una salsa. Portare a ebollizione e ridurre il fuoco a medio-basso. Condire i filetti di pesce con sale e pepe su entrambi i lati e adagiarli nella salsa. Coprire la padella e cuocere il pesce per 10-15 minuti, a seconda dello spessore, fino a quando è cotto e tenero. Poco prima di servire, aggiungere il coriandolo fresco tritato e il succo di limone. Mescolare delicatamente per incorporare i sapori senza rompere i filetti di pesce. Il pesce alla Chraimeh viene tradizionalmente servito con pane challah o couscous per assorbire la deliziosa salsa. 

3. Tzimmes di Carote e Patate Dolci

Un piatto tradizionale di Rosh Hashanah che usa carote (rappresentanti la prosperità) e patate dolci, dolcificato con miele, che può essere servito anche come contorno del piatto principale.

Ingredienti:

– 4 carote

– 2 patate dolci

– 2 cucchiai di miele

– 50g di uvetta

– 50g di prugne secche

– 1 cucchiaino di cannella

– 1 pizzico di noce moscata

– Sale e pepe qb

– 2 cucchiai di olio d’oliva

Preparazione:

Pelare e tagliare le carote e le patate dolci a rondelle. In una padella grande, riscaldare l’olio d’oliva e aggiungere le carote e le patate dolci. Cuocere per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungre le prugne secche, l’uvetta, il miele, la cannella, la noce moscata, il sale e il pepe. Coprire con un po’ d’acqua e lasciar sobbollire a fuoco lento per circa 30 minuti, fino a quando le verdure sono tenere. Servire ben caldo.        

Che sia per celebrare insieme Rosh Hashanah o per cimentarsi, in tutti i momenti dell’anno, con i piatti delle feste della tradizione ebraica piatti come questi sono l’ideale per sperimentare qualcosa di nuovo e per viaggiare con il palato. 

8 ELEMENTI TRADIZIONALI DI ROSH HASHANAH

Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, è accompagnato da antichi rituali e tradizioni che, oltre alla sua valenza di festa da trascorrere in famiglia, riflettono il significato spirituale e simbolico di questa festività. Osservarli da vicino permette di coglierne il significato profondo e di mettere a fuoco come mai questa ricorrenza sia così importante.  1. Suono dello Shofar:   Suonare lo shofar (un corno di ariete) è una delle tradizioni più importanti di Rosh Hashanah. Lo shofar viene suonato nelle sinagoghe durante il servizio, e il suo suono potente è anche un richiamo al risveglio spirituale. Il suono rappresenta, inoltre, il riconoscimento di Dio come re del mondo e servire a risvegliare le persone a riflettere sulle loro azioni per cercare di migliorare. 2. Tavola Festiva e Preghiere:   Le famiglie si riuniscono attorno alla tavola per speciali cene festive, accompagnate da preghiere speciali. I pasti assolvono un ruolo così importante in questa festività anche perché sono un momento di celebrazione e riflessione. Tra gli elementi immancabili legati a questi aspetti della festa e dei seder (le cena) di Rosh Hashanah, la Challah (pane intrecciato) che per questa occasione è spesso a forma rotonda, simboleggiando il ciclo continuo della vita.

3. Mele e Miele:  

Una delle usanze più note è quella di intingere le mele nel miele, simbolo del desiderio di avere davanti a sé un anno ricco di dolcezza a prosperità. Lo si fa durante le cene di Rosh Hashanah, dopo aver pronunciato una benedizione, seguita, appunto, dalla consuetudine di mangiare tutti insieme le fettine di mela addolcite.

4. Sfida:   

Il rituale del Tashlich si svolge tipicamente nel pomeriggio del primo giorno di Rosh Hashanah. Le persone si recano vicino a un corso d’acqua o un fiume e recitano preghiere speciali, gettando briciole di pane nell’acqua, che simboleggiano i peccati dell’anno passato. È un atto simbolico di purificazione e desiderio di miglioramento per il nuovo anno.

5. Mangiare cibi simbolici:  

Oltre alle mele e al miele, ci sono altri cibi simbolici serviti durante il pasto di Rosh Hashanah. Tra i più serviti figura il melograno, che si mangia per simboleggiare l’abbondanza, poiché il frutto contiene molti semi. Sempre per questo motivo rappresenta la speranza che le buone azioni siano altrettanto abbondanti. Un altro cibo è il pesce: in molte famiglie, lo si serve, a volte con la testa intera, per simboleggiare il desiderio di essere “alla testa” e non “alla coda”, ovvero in una posizione di leadership. Tra la frutta e gli ortaggi, immancabili i datteri, la zucca e le bietole: altri cibi simbolici, spesso accompagnati da benedizioni, che sono consumati per auspici positivi per il nuovo anno. I primi due sono legati alla dolcezza, mentre la bietola in alcuni costumi ebraici è connessa alla protezione. In particolare, viene invocato il desiderio che i nemici vengano “allontanati”, poiché il nome ebraico della bietola,  selek , ha un suono simile alla parola che significa “rimuovere” o “allontanare”. 

6. Preghiere Speciali (Machzor):  

Le preghiere recitate durante Rosh Hashanah sono contenute in un libro chiamato Machzor, utilizzato nelle festività ebraiche, in particolare durante le festività solenni come, appunto, Rosh Hashanah e Yom Kippur . La parola “Machzor” in ebraico significa “ciclo” o “ripetizione”, poiché contiene le preghiere ricorrenti che vengono recitate ogni anno proprio in queste occasioni speciali.

7. Accensione delle Candele:  

Come in molte festività ebraiche, le candele vengono accese per segnare l’inizio di Rosh Hashanah. Prima di iniziare il pasto, le donne della casa accendono le candele e recitano una benedizione per inaugurare la festa. In particolare, vengono accese due candele e la benedizione recitata è la stessa di Shabbat, con l’aggiunta di quella speciale chiamata Shehecheyanu , che esprime gratitudine per essere giunti a un nuovo anno.

8. Saluti di Buon Anno:  

Durante Rosh Hashanah, è comune scambiarsi auguri di buon anno con espressioni come “Shana Tova” (che significa “un buon anno”), spesso esteso in “Shana Tova Umetuka” , cioè “Un buon anno e dolce” Questo saluto è spesso accompagnato da invocazioni legate alla prosperità, alla salute e alla pace.

In Israele, Rosh Hashanah è una festività nazionale, e la maggior parte delle attività proprio per questo si ferma per consentire alle persone di trascorrere il tempo in preghiera e riflessione, in compagnia delle proprie famiglie.

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