Il mondo dello sport e showbiz, grida: Stop alla guerra in Ucraina

Alla luce della nuova guerra in corso in Ucraina, il mondo dello sport e showbiz, si schiera e grida: Stop alla guerra.

Il vento della guerra soffia gelido sul popolo ucraino. Sono ore di tensione, le immagini che da oltre 72 ore arrivano da Kiev e le zone interessate. Mettono in ginocchio chi sta subendo direttamente questa ingiusta guerra. Allora, ecco, il mondo del calcio italiano, dello spettacolo, della cultura, dello spettacolo. Tutti si sono uniti e il tam tam dei messaggi sta riempendo i social al grido: Stop alla guerra in Ucraina.

Qualcosa si è rotto nel 2014. Da allora nella mente del presidente russo, Vladimir Putin ha iniziato a germogliare una strategia che nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, la Russia ha attaccato l’Ucraina. Una sequela di esplosioni ha messo in ginocchio la capitale Kiev e altre città ucraine. Dal Cremlino, oltretutto, si è invitato i Paesi stranieri ad evitare interferenze, pena gravi reazioni. Ma la paura non ha vinto. Dall’Occidente la condanna è totale, a iniziare dal mondo dello sport e dello spettacolo. Il raid, infatti, ha subito scatenato una lunga sequela di reazioni, tutti unanimi nel chiedere di fermare quest’assurdità! Ne riportiamo alcune…

Leggi anche> Gianluca Capannolo: silhouette anni 60 e grafiche pop

DAL MONDO DELLO SPORT

In questo fine settimana, tutte le partite dei campionati di calcio italiano inizieranno con 5 minuti di ritardo per protesta contro la guerra in Ucraina. Gabriele Gravina ha affermato: “Il calcio italiano scende in campo unito per la pace”. La UEFA ha deciso che sposterà la sede di tutte le partite dei tornei che avrebbero dovuto essere giocate in Russia e Ucraina, sia che coinvolgano club o squadre nazionali.  Il Manchester United ha interrotto la sponsorizzazione con Aeroflot, compagnia di bandiera russa.

La Formula 1 non correrà il GP di Russia 2022. Gli atleti e le atlete rappresentanti della Nazionale ucraina di Biathlon hanno deciso di non partecipare alle ultime 3tappe di Coppa del Mondo di Kontiolahti (Finlandia), Otepää (Estonia) e Holmenkollen (Norvegia). L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic si commuove e lascia la conferenza stampa prima del match contro la Salernitana. La FIS ha deciso di cancellare o spostare in altre località tutti gli eventi di Coppa del mondo organizzati in Russia,da qui alla fine della stagione 2021-22.  

Il mondo dello sport e showbiz, grida: Stop alla guerra in Ucraina
Il mondo dello sport e showbiz, grida: Stop alla guerra in Ucraina.

Il campione del mondo dei pesi massimi, Oleksandr Usyk, smentendo le voci che lo volevano intenzionato ad allontanarsi dal Paese, ha affermato di essere pronto a combattere per arrestare il conflitto ordinato dal presidente russo e far tornare la pace. Queste le sue parole: «Dobbiamo fermare questa guerra insieme possiamo farcela». Anche Vasyl Kravets, giocatore ucraino che milita in Spagna, nello Sporting Gijon, ha annunciato: “Voglio andare in guerra e aiutare la mia gente”.

Il tecnico dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi, non è tornato in Italia ma ha scelto di rimanere a Kiev per senso di responsabilità. intervenuto alla trasmissione Deejay Chiama Italia su Radio Deejay condotta da Linus e Nicola Savino, ha dichiarato: “So che in molti si stanno chiedendo perché non sia tornato in Italia al richiamo della Farnesina. Ma io qui ho un lavoro e come allenatore sono responsabile della mia squadra, dei miei ragazzi. Non sono un co***one”.

DAL MONDO DELLO SPETTACOLO

Eros Ramazzotti, Vasco Rossi e Laura Pausini per esprimere la propria netta posizione nei confronti del conflitto, hanno scelto di condividere la mano insanguinata che dice “No alla guerra”, la foto delle bombe che esplodono all’alba sul territorio ucraino e una foto con John Lennon e Yoko Ono che mostrano un cartello con la scritta “War is over”. Anche il team di Elisabetta Franchi, Anna Safronick, l’artista Ludmilla Radchenkoe il Blasco ha anche aggiunto: «Le guerre sono fatte da persone che uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono».

La cantautrice 47enne, invece, a corredo di una foto di un carro armato, scrive una riflessione: «Mi chiedo a questo punto se qualcuno invece di studiare storia a scuola stava a casa a giocare a Risiko. La vita però non è un gioco e n n si può davvero più tollerare questo mondo che non insegna nulla se non odio. Chi come me ha dovuto spiegare ad un figlio di avere forza e coraggio in questi due anni di pandemia, cosa può spiegare oggi quando tornerà da scuola e vedrà queste immagini?». Anche Bianca Guaccero ha pensato a sua figlia: «Oggi guardando negli occhi mia figlia che stava per entrare a scuola… mi sono sentita in colpa… in colpa perché non posso proteggerla dalla agghiacciante mediocrità umana. La guerra è tutto ciò che va contro l’essere umano e la sua evoluzione… Mi vergogno». Natasha Stefanenko, nata proprio in Russia, dice di avere il cuore spezzato a metà.

La guerra, dice, non è mai la soluzione. La pace deve prevalere sempre. Ornella Vanoni condivide un suo ricordo personale: quello delle sirene dei bombardamenti che ha purtroppo vissuto in prima persona. Lei riflette sul fatto che si è sperato di poter discutere con un dittatore ma… con un dittatore, aggiunge,è impossibile farlo. «Nel vedere le immagini di guerre in tv– ammette l’artista – la stomaco si è stretto!». Barbra Streisand, che origini ucraine, senza giri di parole, accusa Putin di dichiarare il falso per giustificare le sue azioni. Stephen King, tramite un tweet, chiede azioni concrete, immediatamente. 

L’attore e regista Sean Penn era in Ucraina proprio al momento dell’esplosione del conflitto. Si trovava a Kiev, infatti, proprio per girare un documentario sull’invasione russa. Arrivato nella Capitale poche ore prima che Putin desse l’ordine, Penn ha affermato di non avere intenzione di andarsene. Vuole continuare a documentare quanto sta accadendo. Annie Lennox parla di una barbarie inaccettabile. Angelina Jolie, sempre in prima linea per la difesa dei diritti umani, avverte: «Abbiamo già avuto segnalazioni di vittime e persone che hanno iniziato a fuggire dalle loro case per cercare sicurezza. È troppo presto per sapere cosa accadrà, ma il significato di questo momento, per il popolo ucraino e per lo Stato di diritto internazionale, non può essere sottovalutato».

ANCHE I REALI SI SONO ESPRESSI

Anche due componenti della Royal Family si sono sbilanciati, esponendo chiaramente il loro pensiero. Harry e Meghan Markle hanno ufficialmente espresso la loro condanna per l’invasione ad opera della Russia. Sulla loro pagina social hanno affermato di essere al fianco del popolo ucraino, contro questa violazione del diritto internazionale e umanitario, incoraggiando la comunità globale e i suoi leader a fare lo stesso.

Start typing and press Enter to search