Professione Fashion Stylist

Un lavoro che richiede passione, organizzazione e flessibilità.

Abbiamo incontrato Erika Guerrisi, stylist freelance, che in questa intervista ci svela i retroscena del mestiere

Nata e cresciuta nella piccola città di Aosta, si trasferisce a Milano a 19 anni. Qui Erika arriva con la speranza di riuscire a realizzare tutti i suoi sogni. “Sapevo di voler lavorare nel mondo della moda, ma non cosa avrei potuto fare”.

Chi è Erika Guerrisi?

Sono una persona molto curiosa, probabilmente è per questo che una delle mie più grandi passioni è viaggiare. Appena ho del tempo libero parto per scoprire posti nuovi. Sul lavoro sono molto precisa e organizzata, mentre nella vita privata sono meno pratica e con la testa tra le nuvole; d’altronde sono del segno zodiacale dei Pesci. 

Hai sempre desiderato lavorare nel campo della moda?

Fin da bambina giocavo con i vestiti, sfogliavo le riviste di moda e guardavo tanti video musicali. Ma non sapevo ancora cosa avrei voluto fare “da grande”.

Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, ho iniziato a lavorare come P.R. di moda, anche se il lavoro delle stylist mi affascinava tantissimo. Perciò mi sono buttata e ho provato anche io.

Foto di WILLIAM FERCHICHI

Quando hai iniziato a lavorare come stylist?

Circa 10 anni fa, lavoravo come assistente stylist nella redazione di “Men’s Health Italia”. E da lì, quello che è iniziato un po’ per gioco, è diventato il mio lavoro.

Come nasce un servizio fotografico?

Tutto nasce da un mood, da un’idea mia e del fotografo se si tratta di un’editoriale, oppure da quella di un cliente per i lavori più commerciali. 

Così inizia la mia ricerca dei look, quelli che possono interpretare al meglio il messaggio che vogliamo trasmettere. Riguardo le sfilate, le tendenze della stagione e poi via! Corro da uno showroom e all’altro per scegliere gli abiti e gli abbinamenti che ritengo più adatti.

Nel frattempo, insieme al fotografo, cerchiamo la location giusta, organizziamo i casting per la scelta della modella e il resto del team, make up artist, hair stylist, etc.

La giornata dello shooting fotografico è solo la fine di una grande lavoro. La soddisfazione più grande è quando le foto rispecchiano esattamente l’idea che avevi in mente.

Quanto è importante il “feeling lavorativo” con il fotografo?

E’ fondamentale avere la stessa “visione” del servizio che si andrà a realizzare. In realtà è importantissimo avere un ottimo feeling con tutto il team. E’ un lavoro di squadra.

Tre caratteristiche che uno stylist deve avere?

Passione, organizzazione e flessibilità.

Nei tuoi lavori t’ispiri a qualcuno o qualcosa?

In realtà penso d’ispirarmi a tutto quello che è intorno a me: può influenzarmi un viaggio, un’esperienza o un episodio. Sono una grande osservatrice e prendo spunto dalle persone.

La cosa più divertente che ti è capitata su un set?

Non c’è stata un’esperienza in particolare, ogni set è diverso. Voglio che con il mio team si crei una sintonia, perché non c’è cosa più bella che lavorare in armonia, divertendosi.

Trovi che negli anni questo mestiere sia cambiato?

Sì negli ultimi anni questo lavoro è cambiato molto. Prima, dietro un servizio fotografico il lavoro era tantissimo e i budget erano molto più alti, ora è tutto più immediato e alla portata di tutti. I social hanno avuto un impatto molto forte. Il fatto che anche molte riviste abbiano chiuso ha inciso molto sul lavoro dello stylist.

Siamo in tanti e c’è anche molta concorrenza; sembra che basti aver terminato un percorso di studi in una scuola di moda per poter essere un fashion-stylist, ma non è così. 

Il mondo dei social ha cambiato il mondo della moda?

Moltissimo. Prima ciò che vedevi dopo mesi su una rivista oggi è ben visibile subito, le sfilate non sono più accessibili solo agli addetti ai lavori ma a chiunque grazie ai social. I trend, grazie a blogger e influencer, si diffondono rapidamente e tutto quello che vediamo sui social si può acquistare velocemente con un click.

Cosa ti sentiresti di consigliare ai ragazzi che vogliono intraprendere la tua stessa carriera lavorativa?

Sicuramente studiare è importante, una buona base serve. Ma il lavoro vero si impara sul campo, sui set fotografici, affiancando dei bravi stylist per capire meglio come si svolge questo lavoro. E’ un mestiere duro, bisogna avere molta passione e sapere organizzarsi è fondamentale. Importante è anche essere curiosi e sopratutto essere capaci a lavorare in team.

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