Sessualità e disabilità: è ora di parlarne

Circa il 25% delle persone con disabilità intervistate dichiara di fare uso dei sex toys, affermando come questi contribuiscano positivamente al rapporto con il proprio corpo e ad una vita sessuale più felice. LELO, leader nel settore dei sex toys e del benessere sessuale, promuove un dialogo positivo e costruttivo sul tema

L’evoluzione sessuale in atto nella nostra società permette oggi una maggiore apertura sul tema della sessualità. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per colmare un’importante lacuna: è infatti ancora carente una narrativa reale e positiva sulla sessualità che riguardi le persone interessate da forme di disabilità.

Per questo LELO, brand leader nel settore dei sex toys e del benessere sessuale, vuole farsi promotore di un dialogo costruttivo intorno a questo tema, su cui gravitano ancora oggi moltissimi tabù.

“Divers-abilità”: differenti abilità come sinonimo di differenti esperienze

Oggi in Italia il 5,2% della popolazione vive una o più forme di disabilità. È importante parlare di una disabilità inclusiva, poiché tutte le tipologie di disabilità sono parte del discorso e necessitano di attenzione. 

Per cogliere a pieno la complessità del tema, occorre fare un’ulteriore riflessione consapevoli delle barriere (fisiche e non) che gli individui portatori di una disabilità si trovano a fronteggiare:

“Spesso, infatti, è necessario adottare una prospettiva che sappia e possa porre l’accento sulle “diverse abilità” che una condizione psico-fisica può far emergere. Una visione questa che obbliga ad uscire da un’idea “normocentrica” e che lascia spazio alla possibilità di osservare diversi modi di fare esperienza della vita quotidiana e, nel caso specifico, della sessualità. È proprio la vita sessuo-affettiva, infatti, a configurarsi per ogni essere umano come profonda espressione di sé stessi/e, liberi/e da pregiudizi, preconcetti e stereotipie legate ad una “norma” che di fatto non esiste” commenta Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa SISP e consulente LELO. 

Ognuno con i propri mezzi, i propri sensi e le proprie possibilità, vive infatti una realtà soggettiva e unica nel suo genere, che deve essere valorizzata e rispettata.

A questo proposito LELO, in collaborazione con Censuswide, ha condotto nell’aprile 2022 un sondaggio su 1.097 persone, il 50% delle quali portatrici di una forma di disabilità.
Il 75% delle persone senza disabilità intervistate conosce qualcuno che al contrario presenta una forma di disabilità. Il 64% dello stesso sottogruppo ammette di non aver mai considerato molte delle difficoltà che le persone con una disabilità si trovano ad affrontare quotidianamente. 

Il sondaggio ha rilevato che il 19%, delle persone portatrici di una disabilità non si sente supportata proprio perché non crede di avere a disposizione le stesse opportunità delle altre persone, mentre il 62% dell’intera popolazione ritiene che molti brand nel settore del benessere sessuale non stiano facendo abbastanza per creare prodotti accessibili alle persone interessate da disabilità.

Sessualità e disabilità: è ora di parlarne

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Non solo barriere architettoniche e sociali, ma anche sessuali

Ancora oggi intorno alla sessualità ruotano numerosi tabù e stereotipi, che aumentano ulteriormente quando si parla di persone portatrici di una disabilità. Spesso, infatti, si sottovaluta o addirittura si rinnega la sessualità delle persone che presentano una disabilità, che invece, sperimentano ovviamente pulsioni, desideri e il diritto di vivere il piacere e la sessualità con pienezza, come ci ricorda la Millenium Declaration for Sexual Health.

“La maggior parte delle persone non riesce nemmeno ad immaginare che le persone portatrici di una disabilità possano avere una sessualità come tutti gli altri. E questo rende la comunicazione sul tema ancora più difficile, perché si tende a considerare la disabilità come “limitante” rispetto all’espressione della propria sessualità/affettività. La fiducia in sé stessi, il superamento delle barriere fisiche ed emotive e l’esclusione dai discorsi e dall’educazione alla sessualità sono solo alcuni degli ostacoli che le persone portatrici di una disabilità devono affrontare per avere una vita sessuale sana” commenta Luka Matutinovic, CMO di LELO.

La ricerca lo conferma: il 19% degli intervistati che non presentano disabilità, crede erroneamente che le persone con disabilità non siano particolarmente interessate all’intimità, mentre questi ultimi, al contrario, desiderano fortemente sfatare quest’idea errata (66%). 

Per il 51% degli intervistati con disabilità la propria vita sessuale e romantica è stata influenzata negativamente dalla paura di essere giudicati dal partner, a testimonianza che la disabilità può avere un impatto molto profondo sulla sessualità di coppia.
Tuttavia, il 23% delle persone con disabilità comunque dichiara di accettare e ama ugualmente sé stessa, a prescindere dalla propria disabilità. 

Circa il 25% delle persone con disabilità dichiara di fare uso di sex toys: chi ha una disabilità e utilizza sex toys risulta essere più felice, ed è anche più a suo agio nell’amarsi e apprezzarsi. Gli intervistati che ne fanno un utilizzo costante hanno anche maggiori probabilità di sentirsi a proprio agio nel parlare di intimità e di essere intimi con qualcun altro.

LELO, che ha da sempre molto a cuore la diffusione di una cultura inclusiva, si impegna attivamente nel condurre un dialogo sensibile e costruttivo sul tema per abbattere le barriere fisiche e culturali, contribuendo a creare una società protettiva e rispettosa della sessualità di ogni individuo:

“La nostra idea è quella di usare la nostra voce per fare luce su un argomento che è largamente omesso dai media e destigmatizzare la conversazione su di esso” – conclude Luka Matutinovic

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