Angelica Preziosi si racconta dalla moda al cinema alla tv
La modella Impegnata nel sociale, si è dedicata al volontariato
presso la scuola della Pace di Sant’Egidio ed è stata premiata tra le Eccellenze italiane
2022, accostando la sua immagine ad un importante progetto di energia sostenibile.
Elegante e delicata. Femminile e super sexy. Angelica Preziosi è tra le modelle italiane più richieste dai brand internazionali, testimonial delle maison di maggior prestigioso, e conduttrice televisiva di innato talento che, con il suo portamento, ha letteralmente incantato durante l’ultima edizione della Biennale di Venezia.
Presentatrice ma anche autrice del suo format Made in Italy, trasmesso da Sky, la Preziosi si è rivelata quando era ancora in fasce,
divenendo a soli 6 mesi il volto per la pubblicità dell’acqua Sangemini, prima di approdare al cinema e, infine, alla moda e alla tv.
Impegnata nel sociale, si è dedicata al volontariato presso la scuola della Pace di Sant’Egidio.
Dalla moda al cinema alla tv. Eclettica e multiforme. Angelica, quando hai capito di essere destinata al dorato mondo dello spettacolo?
“Sebbene sia stata catapultata nel mondo della televisione fin da piccola, come volto per le pubblicità, ho sempre vissuto cercando la mia identità. Sicuramente, le apparizioni da modella mi hanno aiutato a decollare verso la meta prefissata.
Apparizioni che mi hanno procurato tante opportunità di lavoro importanti anche se, devo ammettere, sono sempre stata frenata dalla paura di allontanarmi dalla realtà o dal mio paese: in passato, mi hanno proposto di andare a New York, ma non ho accettato.
Ho fatto la gavetta lavorando per anni nello showroom per la DIESEL Enzo Rosso; poi, un’autrice mi propose di partecipare ad un
reality: inizialmente, non fui attratta da quella proposta, condizionata dal pensiero che quel tipo di programma avrebbe svilito la figura della donna, avevo paura di adottare quel ruolo e dell’idea che il pubblico si sarebbe fatta di me.
Alla fine, però, accettai ugualmente, pensando che per fare esperienza non avrei dovuto farmi condizionare dai pregiudizi. Fu
un’occasione molto utile perché mi fece capire cosa avrei voluto fare del mio futuro: sicuramente non i reality. Oggi, sono autrice e conduttrice di Made in Italy, uno dei programmi di punta di Sky”.
Made in Italy è la tua creatura: ne sei l’autrice e la conduttrice. Di che tratta
esattamente la trasmissione?
“Si tratta di un format alla scoperta del panorama italiano e di tutte le sue magnifiche sfumature: tradizione, storia, arte. Dai luoghi più antichi fino alle novità più inaspettate. Il tutto con un tema che le unisce: la valorizzazione del territorio.
Il rapporto creatosi con il team e la regia è stato fantastico. E’ stato un percorso formativo, una gavetta attraverso cui
imparare costantemente per la crescita professionale una comunicazione sana e di valori”
Hai sfilato per alcuni dei brand più prestigiosi al mondo. Qual è il tuo preferito e che stile prediligi?
“Non saprei. Nella vita di tutti i giorni mi piace molto Max Mara, perché lo trovo più neutro sebbene con un tocco di eleganza. Come stile, mi definirei originale ma nel classico. Preferisco cose semplici che posso rimettere sempre, senza sentirmi legata alla moda del momento.
Mi definisco con uno stile molto definito, ricercato, minimale e femminile. Sì, nell’essere un po’ “francese” mi ritrovo. Amo tutto ciò che è classico e senza tempo”.
Al di là dei tuoi impegni lavorativi legati allo show-business, da sempre ti sei mostrata molto sensibile all’impegno sociale. Ce ne parli?
“Questo tema è strettamente connesso alla mia indole. Ho iniziato fin da giovane a dare ascolto al mio desiderio di aiutare i bambini, tanto che decisi di fare la maestra d’asilo, svolgendo tirocinio in un asilo di religione ebraica per vedere e conoscere le differenze.
Da piccola, ho frequentato l’asilo dalle suore. Per un periodo, poi, ho lavorato in un asilo ateo ed è stato interessante poter attuare questo confronto. Il mio impegno come volontaria presso la scuola della pace di Sant’Egidio è stato quello di aiutare i bambini a interagire tra loro per creare un senso di armonia e di accoglienza delle diversità, insegnando a cogliere le diversità come un’occasione per unirsi.
Ricordo che quando ho smesso di fare la maestra d’asilo per riprendere con la moda, in realtà, quel mondo mi è venuto a mancare.
Un’esperienza che mi ha dato molto, dalla quale ho imparato tante cose”.
Passando alla tua vita privata, che rapporto hai con la tua famiglia?
“Oggi, il rapporto con la mia famiglia è buono ma in passato era un po’ diverso. Ho sofferto la separazione dei miei, ma l’ho capito dopo, perché quando è successo avevo solo due anni.
Mio padre si è sposato tre volte, ma oggi il rapporto che ho con lui è molto bello, è diventato il mio miglior amico a cui chiedere consigli. Mi tranquillizza molto. Anche con mamma il rapporto è migliorato notevolmente, abbiamo un rapporto amorevole e di
complicità.
Tutto questo mi ha fatto scoprire alcune mie caratteristiche: non amo mettere in mostra la mia vita privata, adoro il concetto di famiglia e mi immagino molto mamma. Sono anche estremamente puntigliosa ed esigente. Non amo l’idea della famiglia che si può rompere, sono sicura che sarei disposta a fare grandi sacrifici per tenere unita la mia famiglia”.