Buon Compleanno Barbie! 65 anni e non sentirli!

È iniziato marzo e tra gli appuntamenti più importanti c’è il compleanno di Barbie (per l’esattezza il 9), la bambola ormai diventata una vera e propria icona

Da compagna di gioco per le bambine, per generazioni e generazioni, a vera e propria icona di bellezza ed emancipazione. Questa è Barbie che, andando oltre la dimensione del mero giocattolo, ha attraversato (e continua dritta per la sua strada) decenni di storia e cultura popolare. La sua creazione risale al 1959, quando Ruth Handler, co-fondatrice della Mattel Inc., ispirata nell’osservare le figlie che giocavano con delle bambole cartonate dalle fattezze adulte, ebbe l’idea di creare una bambola con le forme di una giovane donna, con tanto di guardaroba modaiolo.

Così, da quell’idea, si arrivò alla concretizzazione del progetto. La prima Barbie fu presentata al New York Toy Fair nel 1959 e subito suscitò grande interesse. A incantare, la figura snella e i lunghi capelli biondi. Non da ultimo, anche il costume da bagno a righe bianche e nere che indossava. La sua introduzione sul mercato segnò l’inizio di una rivoluzione nel mondo dei giocattoli, poiché offriva alle bambine un’alternativa ai bambolotti che sembravano dei bebè (o comunque dei bambini piccoli) e alle bambole cartonate esistenti fino ad allora.

Col passare degli anni, Barbie ha subito numerose trasformazioni, riflettendo i cambiamenti estetici, della moda ma anche della società, di pari passo alle aspirazioni delle donne. Così ha indossato abiti ispirati a professioni diverse, diventando una dottoressa, un’astronauta, una pilota, una presidente e molto altro ancora, contribuendo a promuovere l’idea di possibilità infinite per le ragazze.

Una delle caratteristiche più evidenti dell’evoluzione di Barbie è stata la rappresentazione del suo corpo. In risposta alle critiche sulle dimensioni irrealistiche delle prime Barbie, la Mattel ha introdotto nel 1967 la “Barbie Twist ‘n Turn”, con una figura più compatibile a quella di una “donna media” e una gamma più ampia di etnie. Sono poi state introdotte ulteriori modifiche per riflettere una maggiore diversità di forme e dimensioni del corpo, così che ogni bambina riuscisse realmente identificarsi con la bambola cult.

Oltre alla sua evoluzione fisica, Barbie ha anche abbracciato la tecnologia, con l’introduzione di bambole interattive e digitali che consentono alle bambine di immergersi ancora di più nel suo mondo attraverso giochi online e app. Evoluzioni che hanno permesso alla bambola di essere protagonista assoluta di diversi eventi. Ad esempio, nel 2009, Barbie ha festeggiato il suo 50º anniversario con una mostra a Parigi che ha presentato più di 700 bambole esposte in una varietà di abiti e ambientazioni. Nel 2016, la Barbie “Fashionista” è stata lanciata con una gamma di modelli diversificati, comprese bambole con disabilità come la sedia a rotelle e la protesi.

Tuttavia, nonostante il suo status di icona culturale, Barbie non è stata immune da controversie. È stata oggetto di critiche per promuovere stereotipi di genere e di bellezza irrealistici, e la Mattel ha risposto cercando di rappresentare una gamma più diversificata di esperienze e identità.

Nonostante le critiche ricevute durante la sua lunga vita, il fascino di Barbie non è mai stato eclissato continuando a rimanere un simbolo di aspirazione per molte ragazze in tutto il mondo. La sua capacità di adattarsi ai cambiamenti nella società e di riflettere una vasta gamma di esperienze umane continua a renderla rilevante e amata dalle generazioni più giovani e da quelle più anziane, confermando il suo status di icona senza tempo. Recentemente, poi, il film “Barbie” (di Greta Gerwig con Margot Robbie, uno dei più grandi successi al botteghino degli ultimi mesi), ha contribuito a rendere ancora più solido la sua autorevolezza non solo perché uno dei giocattoli più desiderati (in barba al passare del tempo e delle mode) ma anche come esempio “fashion” (con tanto di Barbie mania che ha colpito in maniera trasversale bambine e donne, spaziando dalla moda al make-up fino all’oggettistica di ogni tipo) e di modello al quale ispirarsi.

Una conferma da far impallidire qualsiasi influencer! In effetti, se prima il gioco più gettonato per una bambina era quello di accudire un “coetaneo” di pezza o di plastica, quasi fosse una seconda mamma, con Barbie si era invece finalmente libere di “volare”, di sentirsi grandi, affermando la propria identità personale o quella che a breve si sarebbe sviluppata in età più adulta.

Al fianco di Barbie, nel tempo, si sono aggiunti tanti altri “personaggi” appartenenti al suo magico mondo rosa. Dal fidanzato Ken alla sorellina Skipper, passando per tante altre amiche con le quali fare un bagno nella piscina della sua villa con ascensore, un viaggio con il suo camper super accessoriato e tante infinite altre attività, il tutto con un guardaroba impeccabile e glamour da far invidia a qualsiasi celebrità!

Certo, “non tutte le ciambelle vengono col buco”, nella decennale storia di Barbie, nonostante gli sforzi della Mattel di essere sempre adeguati ai tempi e alle circostanze, osservando attentamente non solo i cambiamenti sociali ma anche le richieste delle giovani consumatrici, ci sono stati anche dei “passi falsi” che sono comunque rimasti nella storia. A riportare in auge i “modelli” che sono poi stati ritirati dal mercato, ha pensato proprio il film dedicato alla bambola, una sorta di omaggio ai compagni e compagni che… “non ce l’hanno fatta”! Ecco l’elenco:

Barbie Video Girl

Una Barbie con uno schermo sulla schiena, ossia Barbie Video Girl. Nel 2010 divenne “popolare” più che tra le bambine tra gli agenti del l’FBI per il sospetto che potesse essere impiegata da malintenzionati, teoricamente anche contro i bambini. Video Girl non si macchiò mai di alcun reato ma… fu “licenziata” dalla Mattel.

Earring Magic Ken

Questo modello di Ken era molto popolare nel 1993 nella comunità gay per via del look che comprendeva un orecchino e un anello appeso al collo, elementi in uso nella comunità omosessuale in quegli anni. Nonostante si dica sia stato il modello più venduto di sempre, anche “Magic Ken” finì nell’oblio.

Midge, la Barbie incinta

Midge è un’amica di Barbie incinta e… in grado di partorire. La bambola creò scandalo perché non aveva un anello al dito (quindi non sposata) e, ovviamente, per il pancione magnetico da cui usciva un bambino. L’anello fu poi aggiunto, così che il piccolo non nascesse “fuori dal matrimonio” ma… il pancione non fu mai digerito dalle mamme delle consumatrici, così… fu messa fuori produzione.

Allan

Arrivò nei negozi nel 1964, per poi ricomparire nel ‘91 con un nome leggermente diverso (da Allan ad Alan). È il marito di Midge, sì, proprio la Barbie in dolce attesa…

Sugar Daddy Ken

Ken si trasforma in uomo più adulto, con tanto di barboncino (Sugar) da portare a spasso. Nato nel 2009, fa parte della linea più costosa dell’azienda. Cosa che non ha però garantito lunga vita all’idea…

Skipper “Cresce con te”

Basta tirare un braccio e… alla sorellina di Barbie cresce il seno! “Growing up Skipper”, in Italia “Skipper cresce con te”, venne prodotta nel 1975 per poi essere ritirata perché molti adulti non la ritenevano il mezzo adatto per affrontare il tema della pubertà.

Tanner, il cagnolino che fa la pupù

Tanner è stato messo in commercio abbinato a una Barbie con tanto di paletta per raccogliere i bisogni ma è stato ritirato nel 2007 per il rischio di soffocamento, a causa del piccolo magnete all’interno della paletta che in alcuni esemplari si sarebbe staccato. La Mattel ha però studiato una versione successiva e senza difetto, così da insegnare ai più piccoli l’importanza di raccogliere i bisogni del proprio amico a 4 zampe.

Ora attendiamo solo di scoprire quale sarà il prossimo nuovo “volto” di Barbie, l’unica bambola in grado di stregare, sempre, bambine che sognano di diventare donne e donne che continuano a fantasticare esattamente come quando erano bimbe! Nell’attesa… ancora buon compleanno!

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