Cosmetici cruelty-free a rischio: Lush e HSI insieme per “salvarli”

La promessa di un’Europa cruelty-free è stata infranta: le autorità UE hanno richiesto l’introduzione di nuovi test sugli animali per gli ingredienti utilizzati nei cosmetici.

Lush si unisce a Humane Society International per sostenere l’Iniziativa dei Cittadini Europei volta a rafforzare lo storico divieto dell’UE sui test sugli animali.

L’11 marzo 2022 ha segnato il nono anniversario della Cosmetic Directive. La storica legge che mise finalmente al bando i test sugli animali per i prodotti cosmetici e rese l’Europa il più grande mercato al mondo di cosmetici cruelty-free.
Gli attivisti, i cittadini e le imprese cruelty-free, al posto di festeggiare, si trovano oggi costrette a dover contrastare le pretese dell’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche che richiede l’introduzione di nuovi test sugli animali per gli ingredienti utilizzati nei cosmetici.

I negozi Lush di tutta Europa sostengono Humane Society International (HSI). Incoraggiando i propri clienti a firmare un’Iniziativa dei Cittadini Europei per salvare i cosmetici cruelty-free. La campagna ha come protagonista Ralph. Il coniglio-cavia portavoce di HSI che ha raccontato le crudeltà che gli animali sono costretti a subire in test inutili e inefficaci. Fino al 12 aprile, in tutti i negozi Lush sarà possibile interagire con una sagoma del coniglio Ralph che inviterà a scansionare un QR code e a firmare la petizione.

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Creata lo scorso agosto, l’Iniziativa dei Cittadini Europei “Salvare i cosmetici cruelty-free – impegnarsi per un’Europa senza sperimentazione animale” è stata lanciata da una coalizione di gruppi di protezione degli animali, tra cui Humane Society International (HSI), forza leader per la protezione degli animali nell’Unione Europea.

Per avere successo, la campagna deve raccogliere almeno 1 milione di firme certificate di cittadini dell’UE entro il 31 agosto 2022, così da stimolare una risposta significativa da parte della Commissione europea.

Divieto di sperimentazione animale dei cosmetici nell’UE

L’Unione europea ha completamente vietato i test sugli animali per i cosmetici con l’introduzione della Cosmetic Directive nel 2013.
Un divieto storico e rivoluzionario, che ha cambiato le regole del gioco e ha portato molti altri paesi a vietare test crudeli ed inutili sugli animali.

Il divieto è ora in pericolo perché l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) ha chiesto l’introduzione di nuovi test sugli animali per gli ingredienti utilizzati nei prodotti cosmetici ai sensi del REACH (il regolamento per la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche).

Questi test rientrano nella denominazione “chemical test” perché vengono effettuati per testare sostanze chimiche. Si tratta però di sostanze chimiche impiegate solo ad uso cosmetico. Questa policy erode i divieti e va contro l’intenzione dei legislatori nel crearli: che gli animali non soffrano più e non muoiano per realizzare prodotti cosmetici.

La storia d’amore dell’Europa con REACH ha compromesso la sua posizione di leader mondiale in materia di cosmetici non testati sugli animali, che richiede sempre più test per le sostanze chimiche usate nei cosmetici. Potremmo assistere a una situazione paradossale in cui alcune aziende cosmetiche europee non saranno più in grado di vendere i propri prodotti in paesi come l’India o il Messico (ma anche negli Stati Uniti quando la proposta di legge attualmente sul tavolo sarà stata approvata) perché questi paesi hanno ormai adottato legislazioni molto forti in materia di sperimentazione non animale, con standard a questo punto più elevati di quelli dell’UE. Lush combatterà sempre i test sugli animali e continueremo a presentare i fatti ai nostri clienti in tutto il mondo, in tutti i modi possibili.

Mark Constantine, co-fondatore e CEO di Lush

L’Iniziativa dei Cittadini Europei in breve

Lo scorso agosto, una coalizione di gruppi per la protezione degli animali, tra cui HSI, ha lanciato l’Iniziativa dei Cittadini Europei “Salvare i cosmetici cruelty-free – impegnarsi per un’Europa senza sperimentazione animale“. Per chiedere alla Commissione Europea di:
– Proteggere e rafforzare il divieto di sperimentazione sugli animali per i prodotti cosmetici;

– Fermare ogni nuovo requisito di sperimentazione animale;
– Ammodernare la scienza nell’UE.
Perché l’iniziativa abbia successo, è necessario raccogliere 1 milione di firme valide di cittadini UE entro il 31 agosto 2022, così da costringere la Commissione Europea ad una risposta significativa. Lush supporta HSI e l’Iniziativa dei Cittadini Europei, confermando il proprio impegno contro i test sugli animali. Una lotta che doveva non essere più necessaria nel 2022. Contribuire a questa petizione è solo il primo passo.

A proposito di Lush

Lush inventa, produce e vende al dettaglio cosmetici freschi fatti a mano. Un’azienda di cosmesi dall’anima etica: Lush da sempre si schiera in prima linea per difendere i valori che più le stanno a cuore e usa i suoi negozi in tutto il mondo come piattaforma per far luce su questioni sociali e ambientali poco conosciute.

Lush da sempre si batte contro i test sugli animali. Nel 2010 istituisce il Lush Prize, il più grande premio al mondo contro la sperimentazione animale: un fondo biennale di £250.000 volto a sostenere progetti di ricerca scientifica per arrivare alla completa sostituzione dei test sugli animali. L’edizione 2022 segna dieci anni di Lush Prize: nel corso delle edizioni sono stati devoluti più di £3 milioni a favore di coloro che cercano attivamente alternative sicure ai test sugli animali e lavorano per eliminare i test sugli animali attraverso il progresso scientifico.

Le candidature per il Lush Prize di quest’anno si apriranno lunedì 18 aprile 2022 – lushprize.org

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