“Io, lui e altri effetti collaterali”, di Giorgia Würth

Alle passerelle ha preferito la tv, il cinema, la cultura. E’ una ragazza dal carattere forte, deciso, passionale. Quarant’anni, famosissima attrice ed ex Signorina Buonasera di Rai 3, è tornata in libreria con il suo terzo titolo

Genovese di nascita e romana di adozione (con radici anche svizzere), la Würth, è un orgoglio per il grande e il piccolo schermo. Nelle sue molteplici attività trovano spazio la conduzione di eventi, trasmissioni tv e la radio. Giorgia, che è anche mamma di due bellissimi gemelli, in quest’intervista ci spiega come fa a conciliare il lavoro sul palcoscenico e quello fra le carrozzine.

Giorgia, dicono che il mondo del cinema e della tv non premino sempre la Liguria. Eppure tu, genovese puro sangue, ce l’hai fatta. Quindi è una falsa leggenda o sei uno dei pochi casi a parte?

Non ci avevo mai pensato. Quello di cui sono certa però è che la Liguria è una terra meravigliosa non solo per viverci, ma anche per girarci film, fiction e spot. Se ci pensate abbiamo tutto: mare, montagne, città, borghi stupendi. E focaccia!

Hai cominciato la tua carriera come modella, frequentando anche concorsi di bellezza. Che ricordi hai di quegli anni?

Per me era un gioco, un diversivo. Che però, se preso sul serio, sarebbe potuto diventare pericoloso. In generale sono contraria ai concorsi di bellezza. Li trovo atavici, diseducativi e carichi di false aspettative. Come modella poi ho lavorato pochissimo, perché ogni volta che mi proponevano una sfilata io chiedevo invece di poterla presentare. Già da allora, adoravo avere un microfono in mano e il pubblico con cui interagire davanti.

“Io, lui e altri effetti collaterali”, di Giorgia Würth.

Dal mondo delle passerelle a quello della tv il passo è breve. Sei stata una delle ultime Signorine Buonasera della Rai. Come hai vissuto quel momento?

Quando sono stata scelta per Rai3, dopo svariati provini, ero felicissima perché finalmente avevo l’opportunità di trasferirmi a Roma, la città dei miei sogni. Sono stata annunciatrice per cinque anni, durante i quali ho frequentato l’accademia di teatro. Poi, quando mi sono sentita pronta, ho lasciato la Rai per mettermi in gioco come attrice. Credo che, oggi come oggi, le Signorine Buonasera, che in passato sono state un pilastro e un punto di riferimento per la storia della nostra televisione, non abbiano più senso.

Poi è arrivato il grande schermo, per cui hai interpretato ruoli molto importanti. Era nelle tue corde fare l’attrice o è nato tutto per caso?

In un certo senso la mia passione per la recitazione è nata per ripicca: avevo un fidanzato che non sopportava la categoria “attori”, così quando ci siamo lasciati, ho iniziato a studiare teatro per fargli un dispetto!

Parallelamente, tante fiction di successo in tv . Preferisci il grande o il piccolo schermo?

Dipende dalla storia, dall’atmosfera che si respira sul set, dai compagni di lavoro e da un sacco di altre variabili. In linea di massima comunque, preferisco il teatro!

Fra le tue molteplici attività, sei anche scrittrice. Il tuo ultimo libro si intitola “Io, lui e altri affetti collaterali”. A cosa ti sei ispirata?

Purtroppo a me stessa! Nel senso che stavo vivendo un periodo di mal d’amore devastante. Avete presente quando ti sembra che nulla abbia un senso senza quella persona? Che il tempo non passi mai? Che le notti siano insonni? Ecco, fu proprio durante una di queste terribili notti che mi venne l’intuizione di una donna che riesce a trovare un’alternativa al maschio. Che sostituisce l’uomo, nel vero senso della parola. Con il LUI del titolo appunto. Che non è un cane ve lo dico subito! Le persone che hanno letto il libro, dicono che aiuta a guarire dal mal d’amore. Con me sicuramente ha funzionato…

Attualmente sei in teatro con lo spettacolo “Killer per casa”. Qual è il tuo ruolo?

Sono, appunto, la killer per casa!!! Un’ingenua e spensierata vicina di casa che si rivela tutt’altro…

Non sei una che ama parlare della propria vita privata, come mai?

Intanto non la trovo particolarmente interessante! E poi, non vedo perché dovrei coinvolgere o raccontare cose di persone che desiderano preservare la propria privacy. In un mondo in cui si ostenta tutto, al punto che spesso è proprio il privato a portarti al pubblico, trovo la riservatezza un valore prezioso da tutelare.

Hai due gemelli stupendi. Che mamma è Giorgia Würth?

Una mamma con poca pazienza ma tantissimo amore…

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