È tempo di tartufi

Tra le eccellenze gastronomiche autunnali italiane, il tartufo primeggia ed è il re di alcune importanti fiere.

Partiamo dalle origini per raccontarvi la stagione del tartufo: il fungo ipogeo a forma di tubero che vive sotto terra, in simbiosi con le radici di alcuni alberi, quercia, tiglio, nocciolo, pioppo e carpino. La stagione autunnale porta con sé nuovi raccolti, soprattutto ottobre profuma di tartufo e in alcune località del nostro Bel Paese è la specialità a 360°.

Le fiere specializzate e le più importanti hanno deciso di non rimandare gli eventi, causa Covid-19, anzi provate a guardare i calendari di ognuno e scoprirete come degustare una delle specialità nostrane, in totale sicurezza e rispetto delle normative del momento.

Partiamo dalla regina delle fiere del tartufo bianco, quella di Alba. Quest’anno è la sua 90esima edizione e si tiene dal 10 ottobre all’8 dicembre. Tutto gira intorno al tartufo e al tema “Mondo”, per omaggiare l’anniversario. Soprattutto, durante gli appuntamenti si parla della storia e del ruolo di ambasciatore del Tuber magnum Pico, arrivato sulle migliori tavole mondiali grazie alla complicità di Giacomo Morra.

Il tartufo d’Alba è una delle eccellenze italiane gastronomiche più degustata e conosciuta, sicuramente a contribuire a tale successo negli ultimi tempi ci sono state le ricette e i piatti di numerosi chef, che non possono fare a meno di questo prezioso ingrediente.

In occasione della presentazione del calendario ufficiale della kermesse, la Presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, ha dichiarato: “Sono lieta di poter annunciare ufficialmente che dal 10 ottobre all’8 dicembre avrà luogo la 90ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Abbiamo interpretato il particolare periodo trascorso come momento di trasformazione, cercando di cogliere le opportunità che si sono presentate e di affrontare l’emergenza come un acceleratore del cambiamento.

Con tutti i Soci dell’Ente Fiera si è deciso di realizzare un’edizione che rilancia e si rinnova. Sarà una Fiera fondata sui nostri più tradizionali valori quali la solidarietà con il distretto enogastronomico locale e con il mondo degli Chef, dando particolare attenzione al tema della sostenibilità interpretata su tutti i suoi assi: ambientale, economico e sociale.

È tempo di tartufo.

La sintesi tra storia, tradizione ed innovazione sarà ben rappresentata dalla più importante novità di questa edizione, la pertinenza del Castello di Roddi, prestigiosa sede da cui il Tartufo Bianco d’Alba, i grandi vini e i prodotti del Piemonte colloquieranno in digitale con il mondo. Si presterà la massima attenzione al tema della sicurezza garantendo e attuando i protocolli sanitari previsti che permettano allo stesso tempo di mantenere le tradizioni del folclore cittadino.

Cogliere le opportunità per accelerare la trasformazione guardando al futuro come una pagina bianca da scrivere insieme, questo ci pare il miglior modo per celebrare il nostro 90° compleanno”.

Cambiando regione, passiamo in Emila Romagna, a Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini. Qui, ogni domenica del mese di ottobre, non mancate all’appuntamento della XXXVI° edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato.

Piazza Garibaldi, per l’occasione, si veste a festa o, meglio otto commercianti presentano al pubblico i tartufi freschi e profumati del momento. Mentre, altri centocinquanta espositori con prodotti della gastronomia tradizionale e dell’artigianato fanno da cornice alla manifestazione. Non solo, gli esperti della raccolta sono a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità.

Spostandoci in Umbria, ad Acqualagna, la ridente cittadina ritorna a celebrare sua Maestà, con la 55° Fiera Nazionale del tartufo Bianco. Gli appuntamenti da segnare sono per i giorni: 25 e 31 ottobre; 1, 7-8, 14-15 novembre. Questa manifestazione ogni anno attira golosi ed esperti del settore, in special modo è uno dei ritrovi dei grandi Maestri internazionali impegnati in cucina, a preparare pietanze a base di tartufo e a creare nuovi accostamenti per esaltarne il gusto e la preziosità.

Il sindaco della cittadina, è lieto di essere riuscito a organizzare l’evento: “La pandemia da Covid-19 ha sconvolto anche la vita della nostra comunità. In questo momento di grande incertezza, non possiamo stare fermi ma vogliamo guardare al futuro con fiducia e speranza.

Siamo convinti che la nostra comunità debba ritrovare forza nella condivisione dell’identità e nell’unicità del nostro territorio, consapevoli delle misure introdotte per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica.

Puntiamo a una Fiera delle eccellenze, a partire dal Tartufo, con una proposta innovativa fondata sulla qualità ma con un format nuovo, in totale sicurezza, che amplia il cuore dell’evento con una nuova edizione”.

Il centro storico di Pietralunga il 10 e l’11 ottobre, si trasforma per accogliere la 33° edizione della Mostra del Tartufo e della Patata.

Qui, l’idea vincente è di Giuliano Martinelli, professione: tartufaro dal 1981, che ha creato un’azienda divenuta nel tempo uno dei fari della località e fra le prime esportatrici italiani di tartufo nel mondo.

A tal proposito, il suo progetto è un ambizioso e con un sogno: “Pietralunga è il paese in Italia con più cavatori in rapporto alla popolazione, siamo la terra del tartufo e dobbiamo fare di tutto per comunicarlo all’estero.

Mi piacerebbe creare un circuito di tuber turismo, chi viene nella nostra terra lo farà perché vuole vivere un’esperienza con il tartufo a 360 gradi, così come chi fa le vacanze al mare sa che di sicuro andrà in spiaggia ad aprire l’ombrellone”.

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